megaphone - Novembre 2006

Mer 29 Nov 2006
Mer 22 Nov 2006
Mer 15 Nov 2006
Mer 8 Nov 2006
Mer 1 Nov 2006

Mercoledì 29 Novembre
Dj Zero

Basement Jaxx,

Layo And Bushwacka!,

Coldcut,

Bonobo,

Charlotte Gainsbourg,

Cortney Tidwell,

Justine Electra,

Tori Amos,

Rodrigo Leão,

Gregor Samsa,

Trespassers,

Tunng,

The Whitest Boy Alive,

Meganet presenta Set In Sand, tratto da Drift Records,

Melodium,

isan,

Anoice,

Vitaminsforyou,

The Gasman,

Kode9 & The Spaceape,

The Warrior Dubz.

Mercoledì 22 Novembre
Leonardo

Abbiamo a lungo parlato di Commercio Equo e Solidale con Alessandro Lovato, Responsabile Promozione Unicomondo

Scissors Sister,

Bent,

Donna Regina,

Cortney Tidwell,

Sissy,

Mick Karn,

Bjork,

Meganet presenta Volfoniq, da Les cristaux liquident

Stefano Bollani,

Ludovico Einaudi.

Mercoledì 15 Novembre
DjZero

Kammerflimmer Kollektief,

Album Leaf,

The Collectors,

Robin Guthrie,

Yellow6,

The Workhouse,

Mashrooms,

Grizzly Bear,

Ampop,

Guther,

F.S. Blumm,

Susumu Yokota,

Andrew Coleman,

Dani Siciliano,

Meganet presenta Sinestetici, tratto da Drift Records

Planet Mu,

Sao Paris,

Burial,

Inch-Time,

Nuccini,

Fat Jon And Styrofoam,

Four Tet.

Mercoledì 8 Novembre
Leonardo

Scissor Sisters,

The Whitest Boy Alive,

Cortney Tidwell,

Tori Amos,

Koop,

Vert,

Yasushi Yoshida,

Stefano Bollani,

Tuxedomoon,

Meganet presenta Mirsie,

London Sinfonietta,

Four Tet,

Squarepusher,

Code9.

Mercoledì 1 Novembre
DjZero

Gatto Ciliegia vs Grande Freddo (John Barry),

Ashes (Pink Floyd),

Tantra Tribe (Pink Floyd),

Czars (Rodgers - Hart),

Hope Blister (David Sylvian),

This mortal Coil (Tim Buckley),

Herbert - Siciliano (Jeff Buckley),

Herbert - Carlyle (Radiohead),

Radiohead (Carly Simon),

Wall of Voodoo (Johnny Cash),

Ronin (Velvet Underground),

Portishead (Gainsbourg),

Ben Gibbard (Bjork),

Grisbi (Bjork),

Nouvelle Vague (Visage),

Dani Siciliano (Nirvana),

Amalia Grè (John Barry),

Magoni - Spinetti (Madonna),

The Gathering (Dead Can Dance),

Siouxsie (Beatles),

Sheila Chandra (Beatles),

Cathy Berberian (Beatles),

Perturbazione (Beatles),

Gotan Project (Beatles),

Arturo Stalteri (Riuichi Sakamoto),

Riuichi Sakamoto (Hayasaka).

Giovedì 30 Novembre

Flim

Ohne Titel, 191, 2006; voto: 2 su 5.

Ancora tessiture strumentali ambientali, quasi sempre delicate e poche volte dissonanti. Il giochetto alla fine stanca, nonostante il tutto sia sotto i quaranta minuti.

Mercoledì 29 Novembre

Ludovico Einaudi

Divenire, 2006; voto: 3 su 5.

I dischi di Einaudi sono sempre piacevoli all'ascolto, a volte perfino troppo. Proprio o forse perché suonano "facili", appaiono gradevoli all'orecchio, in quanto ricordano sempre qualcos'altro, ed entrano facilmente in circolo, insomma, sono orecchiabili. Anche qui, dove il piano è spesso accompagnato, il disco piace, ma lascia un certo retrogusto amaro, come se l'autore non avesse osato abbastanza.

Donato Wharton

Body isolations, 2006; voto: 2,5 su 5.

Elettronica abbastanza minimale (non troppo), acustica (non troppo), una canzone con voce (non esagerare), tappetini grazioni sporcati qui e lì da qualche rumorino. Insomma, un piccolo disco, anche nella durata, che sembra a momenti voler decollare, ma abbattendosi immediatamente dopo nella mediocrità.

Martedì 28 Novembre

Bexar bexar

Tropism, 2006; voto: 3 su 5.

Chitarre molto rarefatte, spesso ambientali, un po' malinconiche, rilassanti senza essere soporifere. Ottimo per sottofondi in momenti tranquilli.

Lunedì 27 Novembre

Benoit Pioulard

Précis, 2006; voto: 2 su 5.

Una specie di cantautorato con accenni shoegaze (pochi), per questo signore dal nome francese ma completamente statunitense. Chitarra e voce in evidenza, e poco altro a riempire. Il tutto, piuttosto confondibile con molti altri epigoni del genere.

Sabato 25 Novembre

Bat for Lashes

Fur and Gold, 2006; voto: 3,5 su 5.

Di origine pachistana, la tenutaria di questo gruppo è stata scoperta da Devendra Banhart. In effetti, il punto di partenza potrebbe essere il folk, ma poi la voce ricorda la Bjork degli inizi, e la musica, un po' scarna, non disturba. Le tematiche dei testi dovrebbero essere fantasy, mentre lei s'abbiglia da nativa americana, quindi c'è un po' di confusione. Ma è il primo disco, vediamo come va avanti.

Venerdì 24 Novembre

Banda Orisis

Banda.25, 2006; voto: 3 su 5.

Dovrebbe essere solamente il loro secondo disco (tralasciando le colonne sonore) in 25 anni di carriera. Ecco quindi una buona occasione per ascoltare buoni ed allegri brani musicali, dove a momenti compare anche quealche spunto notevole (Stand by Me in latino è impagabile), ed anche d'impegno (una bella ciao sotto falso nome).

Giovedì 23 Novembre

Stefano Bollani

Piano solo, 2006; voto: 3 su 5.

Ennesimo disco, questa volta per la prestigiosa ECM, di Bollani. Qui lascia da parte il suo personaggio e si dedica ad una profonda esplorazione del piano solo, classicamente inteso, con anche diverse improvvisazioni. Ben composto, ben interpretato, ma si sente un po' la mancanza delle sue clownerie.

Mercoledì 22 Novembre

Pallin

Bright Moments, 2006; voto: 4 su 5.

A quanto pare sono un gruppo svedese, e una etichetta giapponese raccoglie qui i migliori momenti della loro produzione passata. In realtà si tratta di musica veramente divertente, molto acustica (violoncello su tutti), ma con spruzzi elettronici, jazz, eccetera. A momenti ricorda la Penguin Café Orchestra, altre volte una manciata di gruppi folk canadesi.

Lunedì 20 Novembre

Goldfrapp

We are glitter, 2006; voto: 2,5 su 5.

Pieno trip disco anni '70: ecco cosa succede in questa operazione che remixa i brani di Goldfrapp presenti su Supernatural. Considerato che: i brani sono stati scelti dai Goldfrapp stessi; che molti dei brani sono sostanzialmente mai usciti per il grande pubblico; che tra gli operatori ci sono Carl Craig, Benny Benassi e perfino i Múm, il risultato non è poi gran che. Colpa forse del disco di partenza?

Domenica 19 Novembre

Tori Amos

A Piano The Collection, 2006; voto: 3 su 5.

Si compie una lunga e dolce fatica ad ascoltare questo monumentale, nelle dimensioni e nel packaging, lavoro di Tori Amos. Sono raccolte in cinque dischi canzoni già edite, versione alternative, live, b-sides, rarità, inediti totali, insomma 86 brani di pura Tori Amos. Particolarmente interessante l'ultimo disco, con sole versioni alternative, spesso solo piano e voce. Il problema è che in tutta questa musica ci si finisce per perdere, e non riesce ad apprezzare fino in fondo le qualità dell'artista.

Venerdì 17 Novembre

Elle

BStrong, 2006; voto: 2,5 su 5.

Tornano dopo tre anni e l'eccellente People are Dancing, gli Elle questa volta soffrono un po' il troppo pop. L'indie-rock è piuttosto levigato, forse troppo, i brani risultano poco incisivi e memorabili. Nel complesso non è un brutto disco, ma mi aspettavo qualcosina di più, visti i precedenti.

Giovedì 16 Novembre

Coldcut

Sound Mirrors (Video e Remix), 2006; voto: 2 su 5.

Era scialbo il disco orginale, altrettanto scialbo è questo disco che raccoglie i remix di quell'opera. La pochezza della cosa deve apparire anche agli autori, visto che il pezzo forte del tutto è il dvd allegato, con tutti i video.

Mercoledì 15 Novembre

Charlotte Gainsbourg

5:55, 2006; voto: 3 su 5.

Cotanta figlia (si, quel Gainsbourg come padre, e Jane Birkin come madre), contanti comprimari (nientemeno che Nicolas Godin e Jean-Benoet Dunckel, Jarvis Cocker, Neil Hannon e Nigel Godrich, vale a dire Air, Pulp, Divine Comedy e il produttore, tra gli altri, dei Radiohead), e, tutto sommato, un piccolo disco. S'intende, non è brutto, anzi, l'elettronica gentile degli Air ben si accompagna ai sussurri dell'attrice, elegante (e trendy, ahimé) sono parole che circolano durante l'ascolto, ma un po' di delusione c'è...

Martedì 14 Novembre

Vert

Some Beans and an Octopus, 2006; voto: 2 su 5.

Non tutta la sghembitudine funziona. Da un disco che mette assieme spizzichi di elettronica, strumentazione eccentrica, cantautorato malato, suoni arruffati sparsi, ci si può aspettare grandi cose. Ed invece, il risultato è piuttosto eterogeneo e noioso, e le stramberie appaiono troppo forzate.

Lunedì 13 Novembre

The Whitest Boy Alive

Dreams, 2006; voto: 3,5 su 5.

Il nuovo gruppo di Erlend Øye è formato da chitarra basso e batteria. Formazione classica, musica molto poco elettronica, abbastanza elettrica, ma sicuramente memore dell'acustico da cui tutto è iniziato. Dolci canzoni, sempre varie e divertenti, e, sopra tutto, l'amorevole voce di Erlend.

Domenica 12 Novembre

Yasushi Yoshida

Secret Figure, 2006; voto: 3 su 5.

Robetta leggera, musica ambientale senza essere soporifera, piano e chitarra, campionamenti sparsi, roba delicata insomma. Manca un po' la melodia che ti colpisce, ma il tutto scorre via piacevole, forse troppo.

Venerdì 10 Novembre

Tuxedomoon

Bardo Hotel Soundtrack, 2006; voto: 2 su 5.

Ah, che nostalgia, la collana Made to Measure. I tuxedomoon la riprendono con la colonna sonoro di un film (che si presume piuttosto sullo sperimentale), ma riescono solo a mettere assieme un bel po' di suoni già sentiti, qualche segreteria telefonica, suoni ambientali, e solo a momenti riescono a creare la vecchia magia. Anche le riprese di qualche melodia già loro non fa presagire nulla di buono sulla loro vena creativa.

Mercoledì 8 Novembre

Squarepusher

Hello everything, 2006; voto: 3 su 5.

Ennesimo disco di Squarepusher (ormai ho perso il conto), e come al solito non delude. Ormai una istituzione nel suo genere, il suo mescolio di drill'n'bass, jazz, minimalismo, questa volta mi sembra un po' meno furioso del solito, ma senza per questo calare l'attenzione. C'è perfino un brano molto tranquillo, ma anche il rumore non manca. Ormai un "vecchio" della scena, senza nulla da invidiare ai giovani virgulti.

Martedì 7 Novembre

Subtle

For Hero: for fool, 2006; voto: 2 su 5.

Subtle sono uno dei tanti gruppi della diaspora cLOUDDEAD. Qui parliamo di Dose One, e quindi il punto di partenza è lo Hip hop. Le cose sono però pesantemente mescolate con il rock indipendente e perfino con il pop (c'è qualche coretto di troppo, in effetti). E quindi, ci sono solo pochi momenti in cui i suoni sono interessanti, ma la maggior parte del disco produce poco coinvolgimento.

Lunedì 6 Novembre

Mouse on Mars

Varcharz, 2006; voto: 2 su 5.

Esce per l'etichetta iconoclasta di Mike Patton, ma il disco è tutt'altro di rottura o di novità o comunque spigoloso. Anzi, direi che i Mouse on Mars rifanno il verso a se stessi, rinchiudendosi nel proprio guscio e rinunciando a portare avanti discorsi di sperimentazione. Così facendo, si appiattiscono su sonorità ormai passate e sono piuttosto noiosi.

Domenica 5 Novembre

Moby

Go: the very best of Moby, 2006; voto: 2 su 5.

Giusto per mantenere desta l'attenzione su di sé, ecco un bel (doppio nella versione speciale) cd che raccoglie un po' di canzoni famose di Moby. C'è un po' troppa esposizione sugli ultimi dischi, e l'inedito (e singolo) con Debbie Harry alla voce è tranquillamente perdibile. Abbastanza inutile il secondo disco, che presenta una abbondante serie di remix, nessuno dei quali si segnala per interesse (e che peggiorano abbondantemente gli originali).

Sabato 4 Novembre

Koop

Koop island, 2006; voto: 3 su 5.

La proposta dei Koop è sempre dell'elettronica massivamente influenzata dal jazz con ampie concessioni al pop. Il ritorno, dopo cinque anni, è questa volta all'insegna del gusto retrò, con brani che sembrano cover di canzoni degli anni 30. Una confezione sempre raffinata da rasentare, pericolosamente, lo stucchevole.

Venerdì 3 Novembre

vv.aa. (London Sinfonietta)

Warp Works & Twentieth Century, 2006; voto: 3 su 5.

L'orchestra London sinfonietta produce questo doppio disco in cui mescola allegramente artisti della Warp come Aphex Twin e Squarepusher ai massimi esponenti della classica contemporanea (Ligeti, Cage, Reich). La cosa interessante è che spesso non si distingue l'elettronica e la classica, l'alto ed il basso. La cosa meno interessante è forse una certa mancanza di emotività e di novità, più presente nelle opere originali dell'una e dell'altra sponda.

Mercoledì 1 Novembre

machinefabriek

marijn, 2006; voto: 3 su 5.

All'inizio è uno dei tanti minimalisti elettronici ambientali, tragiche figure soggette al rischio di annoiamento. Ma poi riesce a movimentare un po' la faccenda, nei 18 minuti finali tra trip e rumore e shoegaze. Un buon inizio per questo ragazzo olandese.

Martedì 7 Novembre

Douglas Coupland

Eleanor Rigby

Frassinelli, 2005

L'ormai penultimo romanzo di Coupland è la storia di una solitudine (la conzone dei Beatles comincia con "Ah, look at all the lonely people"), che viene scossa da una serie di eventi improbabili (come spesso accade nei suoi romanzi) eppure credibili. La bella scrittura si dipana fino alla solita, moprale, conclusione, per dare luogo all'ennesimo libro bellino, anche se lontano dai precedenti capolavori.

Giovedì 2 Novembre

Arto Paasilinna

Piccoli Suicidi tra Amici

Iperborea, 2006

L'incontro fortuito tra due aspiranti suicidi dà il via ad un viaggio picaresco e a momenti grottesco di un gruppo di aspiranti tali alla ricerca della morte. Va da sè che troveranno invece una ragione di vita. Ecco, tutto qui. Un piccolo romanzo, con una vicenda che poteva essere esagerata o minimizzata, è invece trattata in modo piano, quasi asettico, e tutto sommato poco interessante. Risultato deludente.

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