megaphone - Novembre 2007

Mer 28 Nov 2007
Mer 21 Nov 2007
Mer 14 Nov 2007
Mer 7 Nov 2007

Mercoledì 28 Novembre
Leonardo

Turin Brakes,

Block Party,

Stars,

Amari,

Amor Fou,

The Sea and the Cake,

Jens Lekman,

Beirut,

Rufus Wainwright,

Gravenhurst,

P.J. Harvey,

Steve Jansen,

Meganet presenta Hermitage, da Marsiglia Records,

Sigur Ros,

Alog,

Le Mépris,

Murcof,

Radiq,

Swayzak,

Battles.

Mercoledì 21 Novembre
DjZero

Luke Vibert,

Jonathan Krisp,

M.I.A.,

Battles,

Cornelius,

Telefon Tel Aviv,

Retina.it,

Radiq (Yoshihiro Hanno),

Kammerflimmer Kollektief,

Meganet presenta Japanese Gum, da Marsiglia Records,

Montag,

Seabear,

Hrsta,

Efterklang,

Stateless,

Radiohead,

Múm,

Amiina,

Sigur Ros.

Mercoledì 14 Novembre
Leonardo

Rufus Wainwright,

Iron & Wine,

Jens Lekman,

Beirut,

Kevin Drew,

Stars,

Pram,

P.j.Harvey,

Efterklang,

Alog,

Battles,

Two Lone Swordsmen,

Felix da Housecat,

Amari,

radiq.

Mercoledì 7 Novembre
DjZero

Tunng,

Don Nino,

Susanna,

Emilie Simon,

Ig (Ivana Gatti Gianni Maroccolo),

Cristina Donà,

Patrizia Laquidara,

Alina Simone,

Hrsta,

September Collective,

Piano Magic,

Efterklang,

Cinematic Orchestra,

Saint-Germain-Des-Pres Café,

Luke Vibert,

Jonathan Krisp,

Radiq (Yoshihiro Hanno),

Retina.It,

The Tuss,

Mu-Ziq,

Neil Landstrumm,

Pentatonik.

Venerdì 30 Novembre

The Orb

The dream, 2007; voto: 2,5 su 5.

Gli Orb continuano ad orbeggiare. Le solite trame ritmiche, i soliti suoni concreti e le voci che si intrufolano, insomma, le solite cose. Un po' di stanchezza affiora, e si sente tutta.

Giovedì 29 Novembre

Robert Wyatt

Comicopera, 2007; voto: 3 su 5.

È sempre un piacere ascoltare un disco di Robert Wyatt, nonostante la voce triste e la malinconia di fondo. Come al solito accompagnato da illustri personaggi (Eno, Weller) confeziona un disco in tre parti, senza spostarsi troppo dal suo consolidato cliché. Forza e limite del personaggio.

Mercoledì 28 Novembre

Rechenzentrum

Silence, 2007; voto: 2,5 su 5.

Hanno iniziato come elettronica pesante, e si sono via via alleggeriti. Hanno sempre dato molta importanza alla parte video. Ecco quindi che il loro ultimo disco è in realtà un DVD video, ispirato ad un pittore di icone. Sempre di elettronica si tratta, ma addolcita qui e lì (si canta anche), e solo a sprazzi affiorano le vecchie spigolosità e ritmi.

Martedì 27 Novembre

Swod

Sekunden, 2007; voto: 4 su 5.

Piano, disturbato da elettronica ed altri strumenti. Molto notturno, invernale, a tratti melodico ma sempre con impianto sperimentale. Mi è piaciuto. Molto.

Lunedì 26 Novembre

Lou Rhodes

Bloom, 2007; voto: 3 su 5.

Secondo disco da solista dopo l'esperienza Lamb. Se nel primo si dedicava al pop-folk, qui la storia è più movimentata, con qualche schitarrata ed uso di batteria. Elettronica ancora poca o nulla, ma ciò che conta è sempre la sua bella voce.

Domenica 25 Novembre

Carta

The Glass Bottom Boat, 2007; voto: 3 su 5.

Un post-rock delicato e strumentale (un solo brano cantato), piacevole e tranquillo all'ascolto. Nulla di particolarmente originale, ma molti buoni punti da segnalare: ben suonato, melodie, contrappunti, un buon repertorio.

Venerdì 23 Novembre

Blue States

First Steps Into, 2007; voto: 3 su 5.

Il disco è allegro, divertente, oserei dire facile. Si potrebbe attaccare l'etichetta easytronica, elettronica facile, senza per questo sminuire il lavoro. Ci vuole, ogni tanto. Basta non esagerare.

Giovedì 22 Novembre

Einstürzende Neubauten

Alles Wieder Offen, 2007; voto: 3 su 5.

Continuano imperterriti i tedeschi. Si autoproducono (in tutti i sensi, ben prima dei Radiohead) e si rimettono costantemente in discussione. Un disco meno rumorista del solito, ma comunque denso di riferimenti al passato, un ascolto impegnativo, ma imperdibile per gli amanti della band. Per gli altri, un po' meno.

Mercoledì 21 Novembre

Amor Fou

La stagione del cannibale, 2007; voto: 3,5 su 5.

Una sorta di supergruppo (Raina era dei Giardini di Mirò, Malfatti è nei La Crus) per un disco che unisce il cantautorato italiano a suggestioni moderne (il giro tedesco di Notwist per il post-rock, l'elettronica stramba di Morr e Radiohead). Il disco, cantato in italiano, soffre un po' della voce, ma si può ascoltare e godere sia per la musica sia per i testi.

Martedì 20 Novembre

Akron Family

Love is Simple, 2007; voto: 2,5 su 5.

Varie influenze, la maggior parte dalla tradizione folk, ma con decisi inserti di modernità e sperimentazione. Beatles, folk, progressive, psichedelica, un po' di tutto. Meno dispersivi ed infantili degli Animal Collective, è certamente un buon disco di indie-rock, ma non riesce ad entusiasmarmi.

Lunedì 19 Novembre

Siouxsie

Mantaray, 2007; voto: 2 su 5.

Dopo trent'anni, questo è il primo disco solista di Sioxsie. Ed è un disco che non si discosta da quanto fatto finora, nel solco della tradizione che l'ha vista passare dal punk al dark al pop. Non si può dire che è un disco brutto, ma non soddisfa appieno. Insomma, un disco normale, che non si distingue dalla sua tradizione.

Domenica 18 Novembre

St. Vincent

Marry Me, 2007; voto: 3,5 su 5.

Lei è una che canta e suona un po' di tutto, è stata nei Polyphonic Spree (ah ecco da dove vengono gli occasionali coretti), ed ha una voce malleabile, che si presta ed essere pop, folk, jazz e soul. Sono canzoni immediate e semplici, ma che a volte nascondono sorprese (cambi di ritmo, schitarrate improvvise), dolci e cullanti. Il risultato è un disco molto bellino che è un piacere ascoltare.

venerdì 16 Novembre

Susumu Yokota

Love or Die, 2007; voto: 3 su 5.

Un altro grazioso disco. Brani tranquilli (tutti con titoli lunghissimi), che accoppiano docili melodie a delle basi ritmiche in sottofondo (molto in sottofondo) abbastanza house. E proprio ad un buon sottofondo sembra destinato questo disco, che certo non brilla per agganciare l'ascoltatore, ma che magari affiora ogni tanto alla coscienza impegnata altrove.

Giovedì 15 Novembre

Ace of Clubs (Luke Vibert)

Benefist, 2007; voto: 1 su 5.

Acid-house pura. Drum machines a nastro, 303 e compagnia. Roba che nasce già vecchia e che si fa una fatica tremenda a finire. Infatti, non l'ho finito.

Mercoledì 14 Novembre

Seabear

The Ghost That Carried Us Away, 2007; voto: 3 su 5.

Islandese, Morr Music. Tutte le premesse per un disco fortemente derivativo; invece, poppettino leggero mescolato col folk, simpatiche canzoncine leggiadre, pulite e tranquille. Che poi compaiano qui e lì pezzi di Mum e di Sigur Ros, lo si scopre solo nei credits, perché di elettronica ce ne è veramente poca. Il disco, invece, è proprio carino.

Lunedì 12 Novembre

Andrew Pekler

Cue, 2007; voto: 2 su 5.

Il problema di qusto disco è che non ti rimane in mente. Neanche un po'. Elettronica glitch a tratti, qualche suono retrò, ma bisogna riascoltarlo per dirlo. Dimenticabile di suo ed anche in generale.

Giovedì 8 Novembre

Radiohead

In Rainbows, 2007; voto: 3,5 su 5.

Lasciando da parte tutto il resto, parliamo della musica. Sì, sono i Radiohead, più tranquilli dei precedenti, ma sempre di canzoni sporcate dall'elettronica si parla. Sempre buone, sempre belle, sempre piacevoli, forse un po' troppo appoggiate alla loro storia precedente. Suvvia, stupiteci ancora.

Mercoledì 7 Novembre

Murcof

Cosmos, 2007; voto: 3 su 5.

Murcof è messicano, e produce musica elettronica, sia da solo che come produttore nel senso lato della parola. I nomi dei brani cominciano con la stessa lettera del titolo del disco, tranne uno, l'ultimo, come a presagire il successivo. E sono in genere bei dischi, ambientali, soffusi, che accompagnano dolcemente viaggi, situazioni, storie. E questo disco è proprio come gli altri, sempe uguale, sempre diverso.

Martedì 6 Novembre

Montag

Going Places, 2007; voto: 3 su 5.

Montag è il pompiere che incendia libri di Fahrenheit 451. Oppure questo musicista canadese, che dovrebbe essere elettronico, ma che produce musichette elettroniche sì, eppure tanto poppettose. Non male nel complesso, sempre che non cerchiate un capolavoro o qualcosa di epocale.

Lunedì 5 Novembre

M.I.A.

Kala, 2007; voto: 3 su 5.

Disco piacevole e divertente: comincia dove era finito l'inaspettato precedente, e continua, talvolta anche rallentando il ritmo, sul solco dell'imbastardimento dei generi, oriente ed occidente, con suoni di tutti i tipi (pistole, cani e tanto altro), pop senza essere mai banale, dance senza essere mai superficiale.

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