megaphone - Aprile 2008

Mer 30 Apr 2008
Mer 23 Apr 2008
Mer 16 Apr 2008
Mer 9 Apr 2008
Mer 2 Apr 2008

Mercoledì 30 Aprile
Leonardo

The Sea and the Cake,

Notwist,

Baltic fleet,

Devotchka,

Alaska in Winter,

Resplandor,

Syria,

Cristina Donà,

The Drift,

Almamegretta,

Thom Yorke,

Thomas Brinkmann,

Swayzak,

Aaron Jerome,

Soulphiction,

Jacaszek,

AGF,

Matmos.

Mercoledì 23 Aprile
Dj Zero

Rufus Wainwright,

Marc Almond,

Solal,

Xiu Xiu,

Mariposa,

La Crus,

Syria,

Antony And The Johnsons,

Jens Lekman,

Baby Dee,

Tba (Natalie Beridze),

Balmorhea,

Dirty Projectors,

Iron & Wine,

Nick Cave And The Bad Seeds,

Broken Social Scene Presents Kevin Drew,

Baja,

Gravenhurst,

Drifting In Silence,

Aaron Jerome,

Cars And Trains,

Hot Chip,

Dj Dolores,

Daft Punk.

Mercoledì 16 Aprile
Dj Zero

Luigi Tenco,

Mauro Ermanno Giovanardi,

La Crus,

Tiromancino,

Baustelle,

Offlaga Disco Pax,

Meganet presenta Arbdesastr da Marsiglia Records,

Autechre,

Tba (Natalie Beridze),

Thomas Brinkmann,

Gravenhurst,

David Newlyn,

Helios,

Ef,

Baja,

Monade,

Emma Pollock,

Goldfrapp,

Cokiyu,

Silje Nes,

Broken Social Scene Presents Kevin Drew,

Slaraffenland.

Mercoledì 9 Aprile
Leonardo

Mercoledì 2 Aprile
Leonardo

British Sea Power,

Guillemots,

Devothcka,

La Crus,

Baustelle,

Syria,

Paolo Benvegnù,

Son Lux,

Gregor Samsa,

Aaron Jerome,

Cinematic Orchestra,

Four Tet,

Hercules and Love Affair,

Kelpe,

Offlaga Disco Pax,

Skyphone,

The Field, 

Willits and Sakamoto.

Giovedì 24 Aprile

Misophone

Where Has It Gone, All The Beautiful Music..., 2007; voto: 7 su 10.

Disco sghembo, in cui i due tenutari suonano un po' di tutto, con un po' di influenze sparse, dai balcani al folk al pop. Canzoni insomma, variegate e a volte fonte di confusione nell'ascoltatore. Ma se ci si lascia prendere dallo spirito, sono molto divertenti.

Mercoledì 23 Aprile

Le luci della centrale elettrica

Le luci della centrale elettrica, 2007; voto: 7 su 10.

Cantautorato punk, così mi viene da definire questo signore. Con una chitarra acustica e voce, canta canzoni, come avrebbe fatto Rino Gaetano. Le urla spesso, come avrebbero fatto i CCCP, con rabbia e impegno. Breve, ma intenso. Non il mio genere, ma un buon disco.

Martedì 22 Aprile

Frankie Hi Nrg

DePrimo maggio, 2008; voto: 7 su 10.

Una uscita così, breve ed interlocutoria, per sfruttare la comparsata a Sanremo. Come al solito, rime e parole interessanti e mai banali, qualche pezzo di musica già sentito, in definitivo il solito Frankie.

Lunedì 21 Aprile

AGF

Words Are Missing, 2008; voto: 6 su 10.

AGF, già nei Laub, quando lavora da sola sperimenta con voce e con l'elettronica. Già nel suo disco precedente, Westernization Completed, era questa la cifra stilistica. E qui, non ci siamo mossi di un millimetro. Ci sono sperimentazioni, sì, ma un po' confuse. Alla fine, il disco si apprezza più per il concetto che per la musica, e raramente questo è un pregio.

Venerdì 18 Aprile

Nick Cave And The Bad Seeds

Dig Lazarus Dig, 2008; voto: 8 su 10.

Alla fine si finisce sempre lì. L'unica musica rock che riesco ancora a sentire ha sempre più o meno a che fare con Nick Cave, in un modo o nell'altro. Ed allora, un ennesimo disco di Nick Cave, questa volta coi Bad Seeds, sanguigno, con chitarra basso e batteria come si deve. Rock, insomma. Avercene così.

Giovedì 17 Aprile

drifting in silence

fallto, 2007; voto: 7 su 10.

Ci sono tutte le premesse per un brutto disco: tappeti di synth vecchio stile, voci effettate, ambientazioni a momenti anni settanta. Eppure alla fine l'assieme non dispiace: l'ascolto non dico trascina, ma insomma riesce a trattenere abbastanza l'attenzione, cosa non facile. Certo, un po' più di originalità non avrebbe guastato.

Mercoledì 16 Aprile

Cars & Trains

Rusty String, 2007; voto: 8 su 10.

Opera prima di uno statunitense elettronico, siamo nei terreni della poptronica o folktronica. Insomma canzoni cantautorali che sono musicate in una cameretta con orpelli elettronici. Il pericolo di già sentito è alto, e forse un po' si cade, ma tutto sommato i brani piacciono e si ascoltano bene.

Aaron Jerome

Time To Rearrange, 2008; voto: 8 su 10.

Buon disco, anche se manca di un compattezza, essendo costituito da parecchi stili, simili eppur diversi. Opera di un dj londinese, che ha utilizzato molti vecchi nomi del trip e hip-hop a cantare, per non parlare di collaboratori di Zero7. Un tuffo indietro nel passato, insomma, fatto con buona verve e soprattutto senza essere troppo derivativo.

Martedì 15 Aprile

Nurse With Wound & Faust

Disconnected, 2007; voto: 5 su 10.

Due grandi gruppi si uniscono per collaborare, e quello che salta fuori sono confusioni di suoni e di parole. Ambient post-atomica, sferragliamenti, voci usate come rumore. Pezzi da dieci minuti in su, troppo lunghi per poter essere apprezzati fino in fondo. Un po' troppo per mie melodiche orecchie.

Lunedì 14 Aprile

Jens Lekman

Night Falls Over Kortedala, 2007; voto: 6 su 10.

Raccolta di materiale già uscito ma misconosciuto, mostra il cantore degli esordi, languido, malinconico, sostanzilmente pop. Insomma, un autore che si basa molto su emozioni sottili, che pero' non riesce a coinvolgermi più di tanto.

Domenica 13 Aprile

Iron & Wine

The Shepherd's Dog, 2007; voto: 6 su 10.

Già cantore del folk, qui si passa un po' più rock. I brani si fanno più corposi, decisamente più suoni che all'inizio, arrangiamenti, percussioni. Ma dalle opere precedenti mantiene anche un po' di noia.

Sabato 12 Aprile

Imperial Teen

The Hair the TV the Baby and the Band, 2007; voto: 3 su 10.

Quarto disco di questo gruppo indie rock statunitense, pieno di fuoriusciti da altre band. Pop leggero con chitarroni, in realtà. Una fortuna aver perso i precedenti, uan disgrazia aver mancato il quarto.

Venerdì 11 Aprile

Hot Chip

Made In The Dark, 2008; voto: 7 su 10.

Allegri e frizzanti, brani per ballare senza troppi pensieri. Ci riescono abbastanza bene, questi signori inglesi, giunti al terzo disco. Sono così gentili anche da mettere qualche traccia più lenta per riposarsi. Divertenti quanto basta, fatti per il disimpegno.

Giovedì 10 Aprile

Gravenhurst

The Western Lands, 2007; voto: 7 su 10.

Il folk della Warp è questo: un po' pop, elettrico, residui malinconici, affioramenti acustici, il tutto confezionato con buone maniere, senza assalire l'ascoltatore. Simpatico.

Mercoledì 9 Aprile

Emma Pollock

Watch The Fireworks, 2007; voto: 6 su 10.

Ah, ecco. Scopro mentre scrivo che la signora era la voce (e chitarra) dei disciolti (un po' shoegazers) Delgados. Qui invece svolge discretamente il suo compitino di pop rock, con discreta orecchiabilità ma poca originalità. Lascia il tempo che trova, ma si ascolta senza danni.

Lunedì 7 Aprile

Dj Dolores

1 Real, 2008; voto: 6 su 10.

Disco interessante, dance music con inserti latini e brasiliani principalmente (luogo d'origine dell'autore). Certamente, è un disco di dance, che sarebbe poco notato se non fosse appunto dall'originalità di essere World. Pubblica Crammed disc, e direi non poteva essere altrimenti.

Venerdì 4 Aprile

Dirty Projectors

Rise Above, 2007; voto: 6 su 10.

Rilettura di un disco dei Black Flag (!!!), in chiave folk e stramba. Disco bizzarro, piuttosto sghembo: da una parte colpisce l'idea e la realizzazione, ma poi, ascoltando con attenzione, soffre un po' di troppa stramberia.

Giovedì 3 Aprile

David Newlyn

Ancient Lights, 2007; voto: 6 su 10.

Dai meandri della rete (edita Boltfish recording, passata anche per Meganet), un ragazzo inglese che produce elettronica gentile, strumentali melanconi tra il leggero e l'ambientale. Si ascolta tranquilli e ci si rilassa.

Mercoledì 2 Aprile

Daft Punk

Alive 2007, 2007; voto: 4 su 10.

I Daft Punk mi sono sempre piaciuti poco, e questo live mi piace ancor meno: brani piatti, che non trascinano come dovrebbe accadere in un live. E sì che c'è la loro miglior produzione...

Martedì 1 Aprile

Broken Social Scene Presents Kevin Drew

Spirit If..., 2007; voto: 6 su 10.

Kevin Drew è appunto un membro dei Broken Social Scene. O meglio, ne è il leader. Quindi, mette il suo nome in grande sulla copertina e fa un disco dei BSS. Commistione di indie rock con un po' di post-rock, il canadese produce un disco decente, ma certo non memorabile.

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