megaphone - Dicembre 2008

Mer 31 Dic 2008
Mer 24 Dic 2008
Mer 17 Dic 2008
Mer 10 Dic 2008
Mer 3 Dic 2008

Mercoledì 24 Dicembre
Leonardo

Mercoledì 17 Dicembre
Leonardo

Grinderman,

Bjork,

Agf,

Alaska In Winter,

Alias,

Elika,

Lotte Kestner,

Anni Rossi,

Dianogah,

Immune,

Lulu Rouge,

Black Tape For A Blue Girl,

Kieran Hebdn,

Murcof,

Basic Channel.

Mercoledì 10 Dicembre
Dj Zero

Wall-E Ost,

Cranes,

Wildbirds And Peacedrums,

Susanna And The Magical Orchestra,

Life On Mars (David Bowie),

Recovery,

Like Black Holes In The Sky (Syd Barrett) ,

The Aliens,

Jim Noir,

Ultraviolet Makes Me Sick,

Deerhunter,

Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo,

Singer,

Don Caballero,

Port-Royal,

Her Name Is Calla,

Mothlite,

Sigur Ros.

Mercoledì 3 Dicembre
Dj Zero

Syd Barrett,

Recovery,

Susanna And The Magical Orchestra,

Costanza,

The Bug,

Chemical Brothers,

Plump Djs,

Soulwax,

2562,

Fujiya & Miyagi,

Bomb The Bass,

Vibert Simmonds,

B12,

Jim Noir,

The Chap,

Milosh,

Pram.

Venerdì 26 Dicembre

Morrissey

Greatest Hits, 2008; voto: 6 su 10.

Non è una strenna natalizia (è uscito lo scorso febbraio): un po' di vecchi successi, un paio di iinediti. Una carriera da solo onesta, ma mai eccezionale. Come questo disco.

Mercoledì 24 Dicembre

AGF

Dance Floor Drachen, 2008; voto: 7 su 10.

Disco distribuito (abbastanza) gratuitamente su internet, mostra AGF nel pieno delle sue facoltà: musiche bizzarre che accompagnano sperimentazioni con la voce. Se in alcuni momenti il gioco mostra la corda, in altri la cosa è piuttosto interessante, riuscendo a dire qualcosa di più in un campo da lei già piuttosto esplorato.

Martedì 23 Dicembre

Emiliana Torrini

Me and Armini, 2008; voto: 8 su 10.

Terzo disco per la cantante islandese di origini italiane. Il pericolo di essere una Bjork di ripiego è sempre più evitato. Se nel precedente aveva premuto sul versante folk, e nel primo l'elettronica la faceva da padrona, qui riesce ad andare nel mezzo, mescolando suoni e voci in maniera equilibrata e suggestiva.

Lunedì 22 Dicembre

Gang Gang Dance

Saint Dymphna, 2008; voto: 7 su 10.

Tra dance, funk, hip hop, questo gruppo newyorkese mostra le sue varie influenze riuscendo a mescolarle tra loro in maniera coerente e piacevole. Disco brillante, veloce e piacevole.

Venerdì 19 Dicembre

Helios

Caesura, 2008; voto: 7 su 10.

Musica elettronica ambientale strumentale piuttosto ben fatta, tranquilla sobria e piacevole all'ascolto. Manca un po' di ardire, e qualche innovazione, per cui non riesce sempre ad accontentare l'animo esigente. Ma per il resto, scorre veloce, facile e dignitoso.

Giovedì 18 Dicembre

Jay-Jay Johanson

Self-Portrait, 2008; voto: 7 su 10.

Un disco ben fatto, con influenze jazz, la solita elettronica a riempire, ma soprattuto la voce e le melodie di questo signore, che riesce sempre, con semplici canzoni, a dare buone emozioni. Manca un po' la varietà del disco precedente, ma confido in qualche altro ascolto per apprezzarlo meglio.

Mercoledì 17 Dicembre

Jazzanova

Of All The Things, 2008; voto: 4 su 10.

C'erano una volta questi produttori tedeschi sofisticati che facevano qualcosa tra il jazz e l'elettronica. Adesso fanno jazz, elettronica, hip-hop, soul, bossanova, eccetera. E lo fanno sì bene, ma con grado di interesse zero. Tutto molto levigato, tutto già sentito, tutto molto noioso.

Martedì 16 Dicembre

Leila

Blood, Looms, and Blooms, 2008; voto: 7 su 10.

Lei, iraniana, debutta dieci anni assieme a Aphex Twin. Poi lavora con molti altri, tra cui Bjork. Qui è al suo terzo disco, su Warp, con molti ospiti; si limita a suonare una elettronica giocosa, sfilacciata, senza riferimenti precisi ma solo sfumati. Alla fine ne viene fuori un bel disco, abbastanza vario, con canzoni, poppeggi e altre cose strane.

Lunedì 15 Dicembre

vv.aa. (Mary Anne Hobbs)

Mary Anne Hobbs Presents Evangeline, 2008; voto: 6 su 10.

Ancora una compilation di dubstep. Qui c'è qualcosa di più (a momento pare allegro). Lei è una pregiata DJ della radio inglese, che sfrutta il suo programma per ottenere sedici pezzi (inediti?) da vari produttori. Qualità mediamente buona, anche se il genere ormai è troppo codificato.

Venerdì 12 Dicembre

The Matthew Herbert big band

There's me and there's you, 2008; voto: 6 su 10.

Più concettuale che musicale, questo nuovo disco di Herbert riprende la Big Band per produrre una serie di brani stilisticamente molto jazz e molto swing. La parte creativa si ferma a qualche concetto sui quali sono basati i brani, sempre provocatori e contro-corrente. Ma non la musica in questo disco, comunque ben suonata, ben arrangiata, ben cantata, con campionamenti preziosi e puntuali. Ma il risultato è un puro esercizio di stile.

Max Richter

24 Postcards in Full Colour, 2008; voto: 7 su 10.

Ventiquattro brani, meno di trentaquattro minuti. Va da sé che sono 24 bozzetti, tra piano archi ed elettronica, alcuni accattivanti, altri interlocutori. Tutto sommato un ascolto piacevole, che richiede attenzione per cogliere le diverse sfumature.

Max Tundra

Parallax Error Beheads You, 2008; voto: 6 su 10.

A sei anni dal precedente, questo disco non muta la cifra stilistica dell'autore. Suoni elettronici vintage, synth a tutto spiano, brani veloci con poche e non concludenti voci. Non abbastanza orecchiabile da essere pop, ma con un'attitudine che si avvicina ad esserlo.

Giovedì 11 Dicembre

Fossil

Insônia {La Movimentacion Musicale Intermezzo Minimal}, 2008; voto: 6 su 10.

Gruppo brasiliano, fa del post-rock strumentale, piuttosto rumoroso e non troppo vario. Ascoltato in sottofondo, non da fastidio, ascoltato attentamente, annoia.

Dusk + Blackdown

Margins Music, 2008; voto: 7 su 10.

Ancora dubstep, almeno in teoria. Poi in realtà la musica va avanti, si imbastardisce (in senso buono) con suoni dal mondo (o forse, basta stare nella multietnica Londra). Ci sono molte cose (asia, techno, dub, violini...), ma una convergente uniformità di fondo.

Mercury Rev

Snowflake Midnight, 2008; voto: 8 su 10.

Immarcescibili Mercury Rev. Ennesimo mutamento di rotta senza rinnegare la propria storia. Disco con buone canzoni, la voce come sempre in grande evidenza, ma la musica questa volta è ambient-elettronica-minimale. Piacevole e divertente, direi ammaliante.

Mogwai

The Hawk Is Howling, 2008; voto: 6 su 10.

I Mogwai erano grandi. Adesso, con questo nuovo disco, sono solo uno dei tanti gruppi che fanno post-rock, in quanto raggiunti e superati dai loro emuli. Eppure qualche momento qui e lì interessa, tanto da meritare la sufficienza.

Mercoledì 10 Dicembre

The Cure

4:13 Dream, 2008; voto: 7 su 10.

I Cure hanno raggiunto la dimensione di un classico. Stessi suoni, stesse canzoni, stesse liriche, stesse progressioni. Eppure rimangono ascoltabili, godibili e divertenti.

Martedì 9 Dicembre

David Byrne And Brian Eno

Everything That Happens Will Happen Today, 2008; voto: 4 su 10.

Spacciato come disco di Brian Eno sul quale canta David Byrne, non assomiglia neppure lontamente al predecessore (bush of ghosts, per capirci). Sono canzoni, anzi, canzoncine, molto byrniane ultima maniera, monto manierose, pulitine, molto pop e leggere, direi evanescenti, come solo l'ultimo Byrne riesce a fare.

Lunedì 8 Dicembre

David Byrne

Big Love: Hymnal, 2008; voto: 3 su 10.

Trattasi di colonna sonora di telefilm americano (di successo, pare) di argomento vicino alla religione. I brani sono tutti strumentali (tranne l'ultimo, una cover), e sono noiosi. Semplici bozzetti (sui due minuti la durata media), che veramente sembrano brani di dilettanti domenicali in chiesa.

Sabato 6 Dicembre

Benoit Pioulard

Temper, 2008; voto: 6 su 10.

Abbiamo ancora folktronica. Secondo disco per questo signore statunitense che si fa passare per francese, piuttosto simile al precedente Precis: folk, venature di elettronica, canzoni brevi e delicate. Un po' meglio del precedente, ma un po' evanescente.

Venerdì 5 Dicembre

Cranes

Cranes, 2008; voto: 6 su 10.

Un gruppo storico della dark-wave. Direi innosidabile, sempre uguale a se stesso ma mai deludente. Quindi: disco in stringente modalità dream-pop, vocina caratteristica, atmosfere sognati, le solite cose. Niente di più, nulla di meno.

Giovedì 4 Dicembre

Don Caballero

Punkgasm, 2008; voto: 6 su 10.

Ritorno (si fa per dire, è rimasto uno solo del gruppo originario) di una band fondatrice del post/math-rock. Ora, non che sia brutto o noioso o quel che di peggio volete dire. Il fatto è che questo disco dice proprio nulla di nuovo, e ci sono dei momenti che son difficili da spiegare. Quindi, si ascolta una volta, non disturba, e poi si passa ad altro.

Martedì 2 Dicembre

Deerhunter

Microcastle / Weird Era Cont., 2008; voto: 6 su 10.

Ancora un disco da questi psichelidici / shoegazers / post-rockers. Qui un po' più in forma canzone, leggermente più pop, ma la lunghezza del tutto (soprattutto con il bonus disc) alla fine stanca e, peggio, annoia.

Lunedì 1 Dicembre

The Aliens

Luna, 2008; voto: 6 su 10.

Sono due ex Beta Band (ed un pò si sente nella stralunatezza dei brani) al loro secondo disco. Molto Pink Floyd per la psichedelia, molto Beach Boys per le melodie, il disco è un corpo alieno degli anni sessanta inserito nell'attualità. Non dispiace, ma mi attira più di tanto.

Creative Commons License Eccetto dove diversamente specificato, i contenuti di questo sito sono rilasciati sotto Licenza Creative Commons.
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-Noncommercial-Share Alike 3.0 Unported License.
Questa pagina è a cura di Megaphone.