megaphone - Giugno 2009

Mer 24 giu 2009
Mer 17 giu 2009
Mer 10 giu 2009
Mer 3 giu 2009

Mercoledì 24 Giugno
Leonardo

Healamonster - Tarsier,

Erased Tapes,

Afterhours,

Diplo,

Micachu And The Shapes,

Oi Va Voi,

Joker's Daughter,

Matteah Baim,

Hanne Hukkelberg,

Bjork,

And Also The Trees,

James Blackshaw,

Hexlove,

Hannu,

L'ombre,

Jean-Michel,

65daysofstatic,

Boxcutter,

Burial,

Laurent Garnier.

Mercoledì 17 Giugno
DjZero

-Elettronoir-,

Alibia,

Baustelle,

Franz Ferdinand,

Beirut,

Telefon Tel Aviv,

Fever Ray,

Zzz,

Whitest Boy Alive,

Aus,

Au Revoir Borealis,

Dark Was The Night,

Gregor Samsa,

Popambient 2009,

Squarepusher.

Mercoledì 10 Giugno
Leonardo

Ariadineve,

Cryptacize,

St Vincent,

Bjork,

Hanne Hukkelberg,

Debora Petrina.

Mercoledì 3 Giugno
DjZero

Hot Chip - Robert Wyatt,

It's A Musical,

Midori Hirano,

Haruka Nakamura,

Tenniscoats And Secai,

Balmorhea,

Old Splendifolia,

Larkin Grimm,

Color Cassette,

Animal Collective,

Cats In Paris,

Misophone,

Pivot,

Metaform,

Dalek,

Fennesz,

Dj Rupture,

Agf - Delay,

Humcrush,

Carl Craig - Moritz Von Oswald.

Mercoledì 10 Giugno

Intervista: Debora Petrina, in formato mp3 (sono circa 51 minuti e 3 Mega).

Martedì 30 Giugno

sky larkin

the golden spike, 2009; voto: 5 su 10.

Indie rock di un gruppo inglese, ovvero melodie pop con schitarrate rock a contorno. Disco acerbo, con qualche reminiscenza dello indie rock marca 4ad (che so, Breeders), ma che di questi tempi mi dice proprio nulla di interessante.

Lunedì 29 Giugno

Bat For Lashes

Two Suns, 2009; voto: 6 su 10.

Delude un po' il secondo disco di questa inglese di chiare origini pachistane. Melodie elettriche, pop e synth a condire, voce dignitosa ma non trascinante (troppo alti i paragoni con Bjork, Kate Bush, Tori Amos...). Ed il fatto che il disco debba essere un concept non aiuta.

Domenica 28 Giugno

Andrew Bird

Noble Beast, 2009; voto: 7 su 10.

Folk. Folk pop. Pop folk. Dignitoso, ma nulla più. Ma nella deluxe edition c'è un secondo disco, solo strumentale, mooolto bello, dove il folk va oltre, la strumentazione si infittisce e si complica. E rivaluta anche la prima parte.

Sabato 27 Giugno

Pan-American

White Bird Release, 2009; voto: 6 su 10.

MarK Nelson, ex Labradford, produce dischi piuttosto ambient, dronici, leggermente dubbosi e con pizzichi di shoegaze. Non per tutti, va ascoltato semi-addormentati, lasciandosi trascinare. Ascoltato fuori contesto, prende un voto basso.

Venerdì 26 Giugno

Seeland

Tomorrow Today, 2009; voto: 6 su 10.

Pop elettronico, un po' alla Whitest Boy Alive, ma con meno (molta meno) coolness. Sono un ex Broadcast ed un ex Plone: i brani sono appunto piuttosto pop, troppo evanescenti per rimanere in memoria.

Giovedì 25 Giugno

Ginevra Di Marco

Donna Ginevra, 2009; voto: 6 su 10.

Altro disco di Ginevra, ed è ancora un disco di interpretazioni di vecchie e nuove canzoni della tradizione popolare e musicale. Che è un po' il limite di tutto il disco: musiche sicure, arrangiamenti sobri, voce buona. Si può osare di più.

Miss Kittin & The Hacker

Two, 2009; voto: 5 su 10.

Continua la parabola discendente di Miss Kittin. Neanche il ritrovato sodalizio con The Hacker, con il quale aveva fatto il botto, risolleva le sorti musicali. Ancora deboli brani electro con voce inconsulta, solo quale momento è passabile. Il resto, da buttare.

Mercoledì 24 Giugno

Morrissey

Years Of Refusal, 2009; voto: 6 su 10.

Buon vecchio zio Moz. L'ennesimo disco, dignotoso rock-pop con la sua voce. Brani veloci e decisi, niente di che, ma è sempre un piacere.

Martedì 23 Giugno

Neil On Impression

L'oceano Delle Onde Che Restano Onde Per Sempre, 2008; voto: 7 su 10.

Doppio disco (ma in totale fanno poco più di un'ora) di un gruppo post-rock italiano. Non male: non troppo originali, ma brani strumentali ben costruiti, suoni precisi, varietà all'interno dello stile codificato. Da seguire.

Lunedì 22 Giugno

Soap and Skin

Lovetune For Vacuum, 2009; voto: 8 su 10.

Giovane cantante austriaca, un po' malinconica, suona il piano, voce non eccezionale, ma decisamente interessante. Disco molto buono, che non esita a sperimentare cose diverse (c'è anche elettronica glitch), e non mostra parti meno buone delle altre.

Domenica 21 Giugno

Tosca

No Hassle, 2009; voto: 6 su 10.

Le solite cose di un disco di Tosca: suoni puliti, brani ovattati, nessuna asperità, ritmi tranquilli. Di nuovo, tanta noia, nonostante qualche piccola novità (brani cantati). Fuori tempo.

Sabato 20 Giugno

Marissa Nadler

Little Hells, 2009; voto: 7 su 10.

A metà strada tra il folk ed il dream pop, questa ennesima donna che canta con una chitarra, è accompagnata da qualche strumento in più, per dare origine ad un disco non proprio originale, ma scorrevole e piacevole, questo sì.

Venerdì 19 Giugno

Anni Rossi

Rockwell, 2009; voto: 6 su 10.

Sempre brevi le opere di questa violista. Qui si sente la presenza di un produttore, che riesce a rendere più palatabili voce e melodie, senza snaturare l'artista stessa. Piccole canzoni, ancora tra pop e folk, e voce femminile. La sufficienza c'è solo per la produzione.

Giovedì 18 Giugno

Alessis Ark

Notes From The Treehouse, 2009; voto: 6 su 10.

Diciottenne inglese (di Londra), una voce carina e pop-folk di contorno; buone melodie sognanti, una quieta simpatia di fondo. Le si perdona la poca originalità, e si aspettano opere più interessanti.

Mercoledì 17 Giugno

Amari (a cura di)

Night Members Club, 2008; voto: 7 su 10.

Scaricabile gratuitamente, una compilation / disco-remix a cura degli Amari. Godibilissima, allegra, fanfarona. La risposta italiana ai 2ManyDjs.

Murcof and Erik Truffaz

Mexico, 2009; voto: 7 su 10.

Erik è un jazzista che suona la tromba. Qui lo fa sopra tappeti elettronici preparati da Murcof. L'operazione riesce (anche se la cosa non è proprio originale), viene da dire a causa della bontà degli interpreti.

Martedì 16 Giugno

Grand Duchy

Petits Fours, 2009; voto: 5 su 10.

Frank Black (per i distratti: Pixies) e la moglie realizzano questo disco di pop rock puro. Chitarre, voci (di entrambi) e poco degno di nota, soprattutto alla luce della storia del signore.

Lunedì 15 Giugno

Pixel

The Drive, 2009; voto: 5 su 10.

Sette brani, i cui titoli sono coordinate geografiche (il Kennedy Space Centre, il ponte di Brooklin...) di musiche minimali: minuscoli pattern percussivi, soffiate di synth, qualche rumorino, glitch a condire. Noia, parecchia.

Domenica 14 Giugno

Plaid

Heaven's Door, 2008; voto: 7 su 10.

Trattasi di colonna sonora (anche se mi sfugge il film). Al di là di questo, comunque, la trama sonora (elettronica) scorre via onirica e godibile. Poca innovazione, ma un buon disco di sottofondo.

Sabato 13 Giugno

Shelleyan Orphan

We Have Everything We Need, 2008; voto: 6 su 10.

Un gruppo storico (nascono nel 1983) dopo un lungo periodo di stop (l'ultimo disco è del 1992). Un disco tra il folk (molto) ed il pop (meno, e comunque decisamente dream), con inserti cameristici e richiami ai Cure. Buona fattura, ma un po' troppo melenso.

Venerdì 12 Giugno

vv.aa. (4ad)

Dark Was The Night, 2009; voto: 6 su 10.

Ennesima compilation (doppia) della serie Red Hot, questa volta a cura della 4AD. I nomi presenti sono decisamente tanti e importanti (Antony, Ben Gibbard, David Byrne, Kronos Quartet, Blonde Redhead, e moltissimi altri, spesso un duetto). Il problema è che, benché nel complesso la qualità sia piuttosto buona, nessun brano risulta memorabile, anche se qualcuno è molto bello (ma forse solo per il ritrovare voci interessanti in progetti un po' diversi dal solito). Insomma, un po' una delusione.

Giovedì 11 Giugno

Beirut

March of the Zapotec / Realpeople Holland, 2009; voto: 5 su 10.

Doppio disco (ma in due fanno meno di 35 minuti), due EP. Il primo vede Beirut alle prese col folk messicano, il secondo dovrebbe essere roba vecchia, in cui si vedono in nuce le sue fascinazioni world folk. Non convince. Perché il primo è un EP di una band di messicani con un lamentoso Beirut alla voce, nel secondo c'è troppa elettronica con una voce troppo lamentosa.

Mercoledì 10 Giugno

-elettronoir-

Non Un Passo Indietro, 2009; voto: 8 su 10.

La cifra stilistica degli italiani elettronoir è il retro di un singolo: cover in italiano di Mad World dei Tears for Fears, con Rachele dei Baustelle ad aiutare alla voce. Questo disco (il loro secondo o terzo) è quindi di Elettrop, italiano, ben fatto, divertente, decisamente particolare, spesso evocativo. Da tenere d'occhio (il disco si scarica dal loro sito e si paga a consuntivo).

Martedì 9 Giugno

Fever Ray

Fever Ray, 2009; voto: 6 su 10.

La vocina dei The Knife in questa suo opera solista fa quello che ti aspetti: esercita la vocina su tappeti elettronici algidi ed oscuri. Ecco, la mancanza di sorpresa è la cosa meno piacevole del tutto. Per il resto, si ascolta.

Lunedì 8 Giugno

Franz Ferdinand

Tonight Franz Ferdinand, 2009; voto: 6 su 10.

Rock fatto bene, tutto sommato. Anche vario, meno pop di quanto mi aspettassi. Buono quindi, non un capolavoro, ma una cosa onesta. Bene così.

Domenica 7 Giugno

Fuck Buttons

Street Horrrsing, 2008; voto: 5 su 10.

Si piglia del rumore, accordi di synth, tappeti percussioni (che alla fine risultano la parte più melodica), voci filtrate, si sovrappone il tutto e si ottiene questo disco dei Fuck Buttons, duo inglese. I primi cinque minuti resti sorpreso, poi si muore di noia.

Sabato 6 Giugno

Gregor Samsa

Over Air, 2008; voto: 6 su 10.

Una registrazione di una session ad una radio, più materiale sparso più o meno inedito. Nulla aggiunge alla storia dei Gregor Samsa, e quindi il disco è piuttosto inutile. Ma insomma, si fa ascoltare...

Venerdì 5 Giugno

Au Revoir Borealis

Dark Enough For Stars, 2008; voto: 7 su 10.

Gruppo centrato attorno ad un polistrumentista ed una cantante, ma con ospiti alla voce Jessica Balliff e Anna-Lynne Williams (Lotte Kestner, Trespassers William), ecco un disco a metà strada trai Cocteau Twins e gli Slowdive. Insomma, dream pop, folk, cose del genere. Carino, però.

Giovedì 4 Giugno

aus

Antwarps, 2008; voto: 7 su 10.

Lui è giapponese, e questa è una sorta di compilation dei suoi due (presumo introvabili) precedenti dischi. La musica è sostanzialmente elettronica, alla Aphex Twin, verrebbe da dire, ma decisamente più lenta. Vario e piacevole.

Mercoledì 3 Giugno

vv.aa. (pop ambient)

Pop Ambient 2009, 2009; voto: 6 su 10.

Era da parecchio che non ascoltavo la classica compilation della Kompact dedicata ad un ambient non cupo, a momenti allegro, insomma, pop. C'è da dire che i suoni, benché non originalissimi, non annoiano, estremo pericolo di molto ambient. Per il resto, un buon sottofondo, ma nulla di più.

Martedì 2 Giugno

Whitest Boy Alive

Rules, 2009; voto: 7 su 10.

Il gruppo di Erlend Øye produce il suo secondo disco, e lo fa perfino più leggiadro del precedente. Canzoncine pop leggere simpatiche, forse già sentite e poco innovative, ma proprio simpatiche.

zZz

Running With The Beast, 2008; voto: 7 su 10.

Energia oscura. Un duo olandese rifà il verso a certa New Wave (Sister of Mercy, i primi), e lo fa con tanta energia, tanto divertimento, tanto ritmo. Disco molto divertente.

Lunedì 1 Giugno

Squarepusher

Numbers Lucent, 2009; voto: 5 su 10.

Un EP poco significativo. Riprende il discorso dal disco precedente, facendo un mezzo passo indietro, accentuando cioé le parti ritmiche ed elettroniche e lasciando perdere le soffusità del jazz. Ancora una volta, disco sfocato.

Telefon Tel Aviv

Immolate Yourself, 2009; voto: 6 su 10.

Terzo (ed ultimo) disco per il duo. Delude un po', in quando riprende i suoni dei due dischi precedenti, li velocizza un po', aggiunge un po' di ritmo, un po' di pop, e nulla di più. Qualche bel pezzetto c'è, ma mi pare troppo poco.

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