megaphone - Luglio 2009

Mer 29 Lug 2009
Mer 22 Lug 2009
Mer 15 Lug 2009
Mer 8 Lug 2009
Mer 1 Lug 2009

Mercoledì 29 Luglio
DjZero

Andrew Bird,

Nouvelle Vague,

Soap And Skin,

Bell Orchestre,

Nicotine Alley.

Mercoledì 22 Luglio
DjZero

Mariposa,

Ginevra Di Marco,

Bat For Lashes,

Yeah Yeah Yeahs,

Nicker Hill Orchestra.

Mercoledì 15 Luglio
DjZero

Sky Larkin,

Morrissey,

Whitest Boy Alive,

Seeland,

Amy Kohn.

Mercoledì 8 Luglio
Leonardo

Malcolm Middleton,

Sophia,

Alibia,

Healamonster & Tarsier,

Flunk,

Cocorosie,

Niobe,

Nouvelle Vague,

Erased Tapes,

Aaron Martin & Part Timer,

Julianna Barwick,

French Teen Idol,

65daysofstatic,

Riceboy Sleeps,

Jean-Michel,

Nils Petter Molvaer,

Orbital,

L'ombre,

Boxcutter,

Moderat.

Mercoledì 1 Luglio
DjZero

Fuck Buttons,

Zzz,

Amari,

Nada,

-Elettronoir-,

Dark Was The Night,

Au Revoir Borealis,

Shelleyan Orphan,

Midori Hirano,

Anni Rossi,

Fever Ray,

Alessis Ark,

Grand Duchy,

Hot Chip - Robert Wyatt,

Metaform,

Plaid,

Erik Truffaz And Murcof ,

Pixel,

Aus,

Humcrush.

Mercoledì 29 Luglio

Intervista: Nicotine Alley, in formato mp3 (sono circa 56 minuti e 6,5 Mega).

Mercoledì 22 Luglio

Intervista: Nicker Hill Orchestra, in formato mp3 (sono circa 51 minuti e 3 Mega).

Mercoledì 15 Luglio

Intervista: Amy Kohn, in formato mp3 (sono circa 1h02min e 3.6 Mega).

Venerdì 31 Luglio

The Prodigy

Invaders Must Die, 2009; voto: 4 su 10.

Quanto di peggio abbiano fatto i Prodigy finora. Le stesse cose che hanno fatto finora, solo con meno verve, meno oltraggiosità, meno tutto.

Giovedì 30 Luglio

Daniele Baldelli

Cosmic Sound The Original Cosmic Dee Jay, 2009; voto: 5 su 10.

Questo dovrebbe essere il nuovo disco di materiale originale di Baldelli da molto tempo a questa parte. Dico dovrebbe, perché mi sembra tutta roba già sentita: ritmi afro, sovrapposizioni eccetera. Il marchio di fabbrica di Baldelli c'é, ma forse ha perso lo smalto.

Mercoledì 29 Luglio

vv.aa. (Cure)

Pictures Of You (A Tribute To The Cure), 2009; voto: 6 su 10.

Regalato con un numero di NME (lo scorso febbraio...), un disco che raccoglie diverse cover dei Cure come loro tributo, eseguite da diversi gruppi non molto conosciuti. Livello altalenante, qualche buona idea, la maggior parte sono fini al tributo e nulla più. Comunque, operazione benedetta da Robert Smith, che introduce a parole il tutto.

Martedì 28 Luglio

Au Revoir Simone

Still Night, Still Light, 2009; voto: 6 su 10.

Terzo disco del trio di New York improntato al dream e synth pop, più pop del solito. Qui non ci sono alti e bassi, tutto è pulitino, levigato, livellato. Discreto, ma senza punti di rilievo e quindi, tutto sommato, noioso.

Lunedì 27 Luglio

Hildur Gudnadottir

Without Sinking, 2009; voto: 6 su 10.

Violoncellista islandese (ancora?) al suo quasi esordio solista dopo varie collaborazioni coi soliti noti, realizza un disco strumentale, molto ambientale, in cui ovviamente gli archi pesanti sono protagonisti. Alla lunga un po' noioso, ci sono dei buoni momenti.

Venerdì 24 Luglio

Jah Wobble and the Chinese Dub Orchestra

Chinese Dub, 2009; voto: 6 su 10.

Tappeti dub sui quali un'orchestra cinese (voci comprese) aggiunge suoni della tradizione. Rimane un disco di Wobble, coi bassi profondi e la profusione dub, ed il pizzico di esotico stuzzica un po'. Ma mi sembra un'operazione poco originale.

Giovedì 23 Luglio

Konntinent

Degrees, Integers, 2009; voto: 6 su 10.

Ancora un disco di ambient post rock. Con suoni tutto sommato buoni e qualche voce a condire, brani lenti e qualche accelerazione, ma il tutto sembra lunghissimo, troppo.

Mercoledì 22 Luglio

Masha Qrella

Speak Low, 2009; voto: 5 su 10.

Berlinese, dedita all'indietronica nelle opere precedenti, qui fa un disco pop, re-interpretando classici di Broadway (molti di Kurt Weill) in maniera piuttosto fresca, moderna e sobria. Ma perdendo ogni spigolosità, la realizzazione indie-pop sembra sminuire il risultato finale.

Martedì 21 Luglio

Old Abram Brown

Alive in Winter, 2009; voto: 7 su 10.

Rock-wave, con voce interessante. Ma è tutto il disco ad essere fresco, pulito, vivace, lungo il giusto. Influenze varie dal passato, ma interpretazione originale. Non un capolavoro, ma decisamente piacevole.

Lunedì 20 Luglio

Pan Electric & Ishq

About Time, 2008; voto: 5 su 10.

Come dire, ambient lounge. Musiche che vorrebbero essere ambientali, ma troppi synth zuccherosi e suoni banali rendono il tutto noioso.

Venerdì 17 Luglio

dntel

Something Always Goes Wrong/Early Works for Me if it Works for You/Early Works For Me if it Works for You II, 2009; voto: 7 su 10.

Dntel (nei Postal Service, ed anche come Jimmy Tamborello e Figurine) ristampa qui i suoi due primi dischi, e ci aggiunge un terzo disco con materiali inediti dell'epoca (siamo attorno al 2001). Muscia elettronica, un po' glitch, un po' folk, i primordi della folktronica, insomma. Roba datata, che si ascolta ancora volentieri.

Giovedì 16 Luglio

Nouvelle Vague

Nouvelle Vague 3, 2009; voto: 6 su 10.

L'operazione new wave / nouvelle vague / bossa nova mi ha un po' stancato. Al terzo disco, il gioco mostra il limite. Sopratutto quando il pregio del disco è di farti ricordare vecchi brani che hai amato, facendo rimpiangere l'originale. Qui spesso accade, anche perché in molti punti le voci originali (Depeche Mode, Echo & bunnymen...) si aggiungono alle cantanti a completare l'operazione nostalgia.

Mercoledì 15 Luglio

Robin Guthrie

3:19 Bande Originale du Film, 2008; voto: 6 su 10.

Ormai acclamato produttore di colonne sonore, l'ex Cocteau Twin ricalca se stesso. Brani tranquilli, reminiscenti del vecchio gruppo (ma senza la calda voce della Frazer), è un piacevole ascoltare per nostalgici, anche senza pensare al film.

Martedì 14 Luglio

Röyksopp

Junior, 2009; voto: 5 su 10.

Il terzo disco dei norvegesi mi delude un po', essendo tutto sommato una riedizione dei due pecedenti, più levigato e danzerecci (verrebbe da dire Commerciali). Un paio di brani sono evidenti plagi di loro stessi, altri oscillano tra il noioso ed il già sentito.

Lunedì 13 Luglio

Ryuichi Sakamoto

Out Of Noise, 2009; voto: 7 su 10.

Comincia con un piano classico, finisco con un piano contemporaneo, in mezzo, suoni e sperimentazioni varie. Non un disco particolarmente originale, ma si sente il peso dell'autore, che riesce a trovare sempre qualcosa per interessare anche l'ascoltatore distratto.

Venerdì 10 Luglio

Silent Land Time Machine

&hope still, 2008; voto: 7 su 10.

Folk psichedelico suonato da una orchestra da camera. Se non fosse che a fare il tutto è un singolo personaggio. Brani anche lunghi, mai noiosi, strumenti a profusione, ricordi della Penguin Café Orchestra, disco melodico che quietamente ricarica.

Giovedì 9 Luglio

Atom (tm)

Liedgut, 2009; voto: 6 su 10.

Lui è noto per le giocose interpretazioni di classici come Senor Coconut. Qui invece elettronica minimale, a momenti disturbante, composta di molti frammenti (venti brani in 35 minuti) con buoni spunti, ma poco entusiasmo complessivo.

Mercoledì 8 Luglio

Harmonic 313

When Machines Exceed Human Intelligence, 2008; voto: 6 su 10.

Elettronica retro o quasi: ritorna su Warp MArk Pritchard (Global communication) in un disco che usa suoni vecchi per cercare dire cose nuove. Ma la matrice hip-hop è sempre lì, per quanto ci si sforzi. Scorre via, ma troppo liscio per rimanere.

Martedì 7 Luglio

Yeah Yeah Yeahs

It's Blitz!, 2009; voto: 6 su 10.

Meno caciarosi del solito, più allegramente pop dei dischi precedenti (ci sono perfino un paio di brani malinconici), perdono in chitarre ed acquistano in synth, la voce urla poco. Si sono un po' omologati al resto...

Lunedì 6 Luglio

Years

Years, 2009; voto: 7 su 10.

Years è il progetto solista di Ohad Benchetrit, membro dei Do Make Say Think e dei Broken Social Scene. Come tale, risente di entrambi i gruppi madre: pop rock, strumentazione ampia, qualche ambientalismo, divertente a tratti, e fondamentalmente di serena piacevolezza.

Venerdì 3 Luglio

Mariposa

Mariposa, 2009; voto: 6 su 10.

La svolta pop dei Mariposa (suoni puliti, canzoni, cose del genere) spiazza all'inizio, poi ci si accorge che proprio pop non è, insomma, come al solito, si resta spiazzati comunque per un verso o per l'altro. Ennesimo disco del settetto, mantiene qualità alta ed aggiunge piacevolezza all'ascolto.

Bell Orchestre

As Seen Through Windows, 2009; voto: 7 su 10.

Di sei membri, due sono degli Arcade Fire. Ma qui abbiamo ampi brani strumentali (che a volte mi ricordano i Penguin Café Orchestra), ariosi e pieni di vita, anche se con una vena malinconica di fondo. Post-rock in principio, più classico-cameristica nei buoni risultati.

Giovedì 2 Luglio

Hjaltalin

Sleepdrunk Seasons, 2008; voto: 7 su 10.

La concentrazione di Islanda in queste pagine raggiunge l'overdose. Anche questi nove (!) personaggi vengono da lì: pop allegro, scanzonato e sognante, a tratti folk. Divertenti ed ubriacanti.

Hudson Mohawke

Polyfolk Dance EP, 2008; voto: 6 su 10.

Sembra partire con la velocità sbagliata, poi realizzi che è un CD... Ritmi fratturati, spezzati, vocine a doppia velocità, tutti gli ingredienti dello Aphex Twin più dispettoso. Non ci sono molte cose del genere in giro di buona qualità, questa raggiunge la sufficienza. Ma aspetto fiducioso.

Mercoledì 1 Luglio

Circlesquare

Songs About Dancing And Drugs, 2008; voto: 6 su 10.

Electro minimale, canzoni su scarne basi, un po' oscuro, con brani a volte troppo lunghi. Si ascolta, ma non colpisce.

Sin Fang Bous

Clangour, 2009; voto: 7 su 10.

Già membro degli islandesi Seabear, il tizio che si nasconde dietro questo nome mantiene la cifra del disco dei Seaber: canzoncine pop leggiadre, con scarsi inserti elettronici, piuttosto varie nello svolgersi. Carino.

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