megaphone - Giugno 2005

Mer 29 Giu 2005
Mer 22 Giu 2005
Mer 15 Giu 2005
Mer 08 Giu 2005
Mer 01 Giu 2005

Mercoledì 29 Giugno
Luca

Scuola Furano,

Fare Soldi,

Amari,

Intervista: Fare Soldi,

Snowdonia presenta Lo zecchino d'oro dell'Undergound,

Benjamin Diamond,

Curve,

Everything but the Girl,

U.N.K.L.E.sounds,

Dj Cam,

Tosca.

Mercoledì 22 Giugno
Leonardo

Coldplay,

Nudge,

Mugison,

Benjamin Diamond,

Sergio Wow,

Intervista: Sergio Wow in studio,

Magicake,

Meganet: FusedMARc (tratto da sutemos).

Mercoledì 15 Giugno
Luca

Stereototal,

Les George Leningrad,

Missqlee,

Offlaga Disco Pax,

Thermals,

Sleater-Kinney,

Amplifier,

Porcupine Tree,

Teenage Funclub,

Malcolm Middleton,

Ordinary Boys,

The Dears,

Gorillaz,

Sinead O'Connor,

Coldplay,

Athlete.

Mercoledì 8 Giugno
Leonardo

Subsonica,

Offlaga Disco Pax,

Yuppie Flu,

Northpole,

Afterhours,

A Frames,

Yo La Tengo,

Solex + M.A.E.,

Camille,

Nicolette,

Nobody,

Anneli Drecker,

Amp,

Bjork,

Lali Puna,

Telepopmusik,

Meganet: Papercutzed (tratto da Monocromatica),

Jaga (jazzist),

Dining Rooms,

Lippok and Morgenstern,

Hunged Up,

zzzz.

Mercoledì 1 Giugno
Luca

Fare Soldi,

Scuola Furano,

Intervista: Scuola Furano,

Supersystem,

Meganet: Sun, Cancelled per Sundays in spring,

Anathema,

Blackfield,

Paolo Benvegnù,

Athlete,

Maximilian Hecker,

Lali Puna,

Sebastien Schuller.

Mercoledì 29 Giugno

Intervista: Fare Soldi - Riotmaker, in formato mp3 (sono circa 40 minuti e 4.5 Mega).

Mercoledì 22 Giugno

Intervista: Sergio Wow!, in formato real audio (sono circa 58 minuti). Per ascoltarla, chiedila via mail.

Mercoledì 1 Giugno

Intervista: Scuola Furano, in formato real audio (sono circa 32 minuti). Per ascoltarla, chiedila via mail.

Giovedì 30 Giugno

Nitin Sawhney

Philtre, 2005; voto: 3 su 5.

Non è che si possa dire che questo è un brutto disco. Ma non è neppure bello. Insomma, è un disco sul genere Nitin Sawhney, bellino, pulito, levigato, certamente world nel senso più ampio del termine, ma un po' anemico. Un bel compitino svolto con cura, ma manca il guizzo dei primi lavori.

Mercoledì 29 Giugno

Yo la Tengo

Prisoners Of Love A Smattering Of Scintillating Senescent Songs 1984 2003, 2005; voto: 3 su 5.

Ci sono due dischi che raccolgono quasi venti anni di storia di questi duri e puri indipendenti rocker americani. C'è poi un terzo disco, con materiale inedito o raro. E non è per nulla male: grande coerenza nei suoni e negli arragiamenti, che poco cambiano negli anni (e che il criterio non cronologico dell'ordine dei brani suggerisce); semplici eppure grandi.

Sabato 25 Giugno

Transglobal Underground

Impossible Broadcasting, 2004; voto: 2 su 5.

I pionieri della trance transglobale, che tanto han dato nei tempi passati, sono ridotti piuttosto male. La mistura tra musica non occidentale (araba, africana, indiana ed asiatica, balcanica, quel che volete) e l'elettronica ormai è piuttosto stanca, forse troppo abusata. E questo disco, piuttosto scialbo, ne è la riprova.

Optimo

Psyche Out, 2005; voto: 2 su 5.

Trattasi di disco mix, ovvero tanti brani mixati assieme. Come pro, si può dire che il mix è ben riuscito, come contro, quasi tutti i brani sono piuttosto vecchi: si va dai Simple Minds d'annata agli Stranglers, dagli Sweet Exorcists a Herbie Hancock, e via così. L'aria che tira è quindi quella degli anni ottanta, con salti tra rock, psichedelia, jazz, techno, new wave e acid house. Se non fosse appunto che questo mix poteva essere fatto vent'anni fa...

Venerdì 24 Giugno

Kelpe

Sea Inside Body, 2004; voto: 4 su 5.

Divertente questo disco, fondamentalmente di elettronica, ma con una precisione di suoni e di ritmi quasi post-rock, con tracce di ambient e di hip-hop a la Dj Shadow. Da tenere d'occhio.

Giovedì 23 Giugno

Petra Magoni, Ferruccio Spinetti

Musica Nuda, 2003; voto: 3 su 5.

Operazione classica: la cantante con grandi doti vocali interpreta alcuni classici. Questa volta l'accompagnamento però è di solo contrabbasso, scarnificando ancor più la musica e mettendola, appunto, a nudo. Il canto a quasi cappella però non convince del tutto, soprattutto per la scelta delle canzoni, la cui messa a nudo spesso non rende ragione delle doti dei due.

Solex + M.A.E.

In the Fishtank, 2005; voto: 4 su 5.

La manipolatrice di suoni Solex incontra una piccola orchestra dedita alla musica classica contemporanea. Ci sono brani inconfondibilmente Solex con suoni molto puliti, e brani di classica contemporanea contaminati dalla bizzaria della cantante. Ne salta fuori qualcosa superiore alla semplice somma degli artisti che si incontrano, in ottima linea con lo spirito dell'operazione.

Thee Silver Mt Zion Memorial Orchestra

Horses in the Sky, 2005; voto: 2 su 5.

Ci sono dei momenti in cui il disco sembra composto e cantato da musicisti ubriachi: coretti vicino alla stonatura, sonatine sghembe, cose così, post rock mescolato con folk. Chi guida è uno dei GYBE, ma mi pare che ne siamo piuttosto lontani come qualità, anche se le melodie storte e progressive ci sono tutte.

Shack

..here’s tom with the weather, 2003; voto: 1 su 5.

Un disco molto triste, ma parecchio. Chitarre e coretti dimessi, qualche volta graziosi, ma alla fin fine decisamente noiosi.

Mu

Out of breach, 2005; voto: 2 su 5.

La giapponesina che canta è completamente fujori di testa; troppo. Pretenziosamente, cerca di stupire e di oltraggiare, ma mi lascia piuttosto indifferente. Peccato per il lavoro del marito Maurice Fulton, autore di livello dignitoso completamente oscurato.

Mercoledì 22 Giugno

Nobody

And everything else, 2005; voto: 4 su 5.

Mescoliamo un po' di Dj Shadow, un po' di Beck, un po' di Flaming Lips (che sono coverizzati), insomma rock, folk sghembo, psichedelia, elettronica un po' ovunque, ed ecco questi Nobody. Non male, vari e divertenti.

Broadway Project

In Finite, 2005; voto: 3 su 5.

Sono da Bristol, quindi vengono dal trip-hop; piuttosto che riproporre suoni ormai triti, cercano di mescolare qualche elemento jazz e di vivacizzare la battuta bassa. Quel che salta fuori non è un brutto disco, ma rimane ancora un che di già sentito che certo non depone a loro favore.

Martedì 21 Giugno

Everything But The Girl

Adapt Or Die - Ten Years Or Remixes, 2005; voto: 2 su 5.

La raccolto di dieci anni di remix della musica degli EBTG. Remix che non cambiano per nulla lo spirito, i suoni e le atmosfere. A che servono allora?

Lunedì 20 Giugno

Cathy Berberian

Revolution, 1968; voto: 3 su 5.

Cantante d'opera legata a Luciano Berio, si cimenta con i Beatles. Versioni parecchio stranianti, con voce molto impostata, ma che non dispiacciono. C'è il vecchio vinile, ristampato con nuove tracce.

Domenica 19 Giugno

Moby

Hotel, 2005; voto: 2 su 5.

La gentile parabola discendente di Moby continua con questo disco, che ricalca il precedente senza nulla aggiungere, rimanendo invece parecchio più in basso di Play... Il pezzo migliore risulta essere la cover dei New Order, dove la musica non è sua e neppure la voce. Quasi soporifero il bonus cd, con le solite tracce ambient.

Curve

The Way Of Curve, 1990-2004, 2004; voto: 3 su 5.

Due CD: nel primo, brani noti apparsi sui dischi ed EP; nel secondo, facciate B, un inedito, e l'introvabile remix di Aphex Twin. Dire che qui è raccolto un pezzo di storia della musica è un po' eccessivo (anche se i Garbage qui hanno copiato parecchio), però la raccolta riporta alla mente certi suoni adesso un po' persi.

Sabato 18 Giugno

Coldplay

X & Y, 2005; voto: 2 su 5.

L'atteso terzo disco rispecchia i due precedenti: musica pop iperprodotta, levigata e pulitina, ottima per adolescenti, sonnifera per tutti gli altri.

zzzz

Palm reader, 2005; voto: 3 su 5.

Sghembo è la prima ovvia parola che viene in mente ascoltando questo disco, che mescola jazz e certe progressioni alla King Crimson, una voce che deve molto a David Byrne e ai Talking Heads, con un occhio alla musica balcanica per matrimoni e funerali. Gran confusione? No, piacevoli.

Emilie Simon

La marche de l'empereur, 2005; voto: 4 su 5.

Non risente per nulla essere la colonna sonora di un documentario sui pinguini. L'elettronica pop e l'eterea voce di Emilie cercano di affrancarsi dell'incombere di Bjork ritagliando uno spazio più "carino" e delicato, più latino. E spesso ci riesce, nonostante qualche pausa di troppo...

Busdriver

Fear of a black Tangent, 2005; voto: 3 su 5.

Si tratta sempre di Hip Hop; però questo mi pare allegro, ben fatto, divertente senza essere banale, non annoia. Tutte qualità positive e non ovvie, di questi tempi.

Benjamin Diamond

Out of Myself, 2005; voto: 3 su 5.

Mi aspettavo cose terribili dall'uomo che a dato la voce al tormentone "Music Sounds Better With You". Invece quel che salta fuori è un pop allegro, l'elettronica non pompa, il disco è piuttosto suonato, confezionato molto bene, non dispiace, adatto come sottofondo ad attività di scarso impegno mentale.

Mercoledì 15 Giugno

Konono nr. 1

Congotronics, 2005; voto: 2 su 5.

Kinshasa, Congo, Angola, Afrita, radici, blues, elettrificato. Queste le parole chiave di un gruppo (sono una diecina) di musicisti africani che mescolano la loro tradizione arrangiandosi con strumenti elettrificati e percussioni improbabili. Echi di rock e di occidente, ma è solo il ritorno a casa di musiche antiche.

Martedì 14 Giugno

Stefano Bollani

Mambo Italiano (con Ares Tavolazzi), 1997; voto: 4 su 5.

Abbassa la tua radio, 2000; voto: 4 su 5.

L'orchestra del Titanic, 1999; voto: 3 su 5.

Les Fleurs Bleues, 2002; voto: 3 su 5.

Smat Smat, 2004; voto: 3 su 5.

Live Sicurcaiv - Firenze (11-02-00) con Marco Parente, 2000; voto: 4 su 5.

Quasi l'opera omnia di Bollani (si fa per dire, produce dischi e note ad una velocità superiore a quanto umanamente possibile). Qui abbiamo le rivisitazione della melodia italiana come se fossero standard jazz (e forse lo sono...), nei primi due titoli; ed è un bel sentire, piacevoli melodie che si apprezzano nonostante e forse anche perché la voce è assente (il primo) o completamente diversa (il secondo). Poi ci sono altri tre dischi, in cui il virtuosismo del pianista si esibisce senza disturbare per nulla (fossero così tutti i pianisti jazz...). Infine il bellissimo (bootleg) dove Parente e Bollani gigioneggiano, suonano e divertono.

Venerdì 10 giugno

Boards of Canada

A Few Old Tunes vol 1, 1998; voto: 2 su 5.

A Few Old Tunes vol 2, 2003; voto: 3 su 5.

I Boards of Canada fanno elettronica gentile; in questi dischi forse mai usciti raccolgono loro opere acerbe. Troppo acerbe nel primo volume, veramente noiose e prive di grazia. Un po' meglio nel secondo, anche se parecchio lontano dalla piacevolezza delle opere effettive e successive.

Giovedì 9 Giugno

Art of Fighting

Second Storey, 2004-2005; voto: 2 su 5.

Sono australiani, e fanno un rock tra Radiohead e Coldplay; molto meno bravi dei Radiohead, un po' sopra i Coldplay, ma non quanto basta per essere pienamente interessanti. Però se vi piacciono abbastanza i Muse, ma vi sembrano troppo pop, allora questi signori fanno per voi

Domenica 5 Giugno

New Order

Retro, 2002; voto: 5 su 5.

Grandissimo. Quattro dischi (cinque nell'edizione limitata) che raccolgono nell'ordine i brani più Pop, i brani preferiti dai fan, i brani più adatti ai Club e i migliori brani Live. Nel bonus, qualche cosa interessa, ma non è indispensabile. Ciò che rende interessante la selezione è che per tre quinti è fatta da altri (ad esempio, Bobby Gillespie), e non dai New Order o da case discografiche. Ma è la musica che conta comunque...

Venerdì 3 Giugno

Meanwhile back in Communist Russia

Indian Ink, 2002; voto: 4 su 5.

My elixir, my poison, 2003; voto: 4 su 5.

Oh che bella scoperta; un gruppetino che unisce sonorità post-rock e delle canzoni tra la psichedelia e lo shoegazing, cantate con dolcezza. Più chitarroso il primo, più sintetico il secondo, ma l'atmosfera oscura senza essere triste non cambia di molto. Però si sono già sciolti.

Morcheeba

The Antidote, 2005; voto: 2 su 5.

Cambio di cantante, e la voce si fa un po' più ordinaria. Non è brutto, ma è tanto ordinario, senza personalità. Il trip-hop è ormai diventato pop.

Giovedì 2 Giugno

Ivan Smagghe

suck My Deck, A Bugged Out Mix, 2004; voto: 2 su 5.

Death Disco, 2003; voto: 1 su 5.

Disco disco disco, un paio paio di compilation che raccolgono disco disco disco music. Che annoiano a morte.

Amp

Us, 2005; voto: 3 su 5.

Negli Amp ci sono tizi che provengono da Flying Saucer Attack e Third Eye Foundation; spiamo parlando quindi di quella sorta di ambient allargata al pop, con divagazioni psichedeliche e cantate. La cosa non è male, ma forse è un po' troppo evanescente.

Mercoledì 1 Giugno

Out Hud

Let Us Never Speak of it Again, 2005; voto: 3 su 5.

Tre dei componenti del gruppo fanno parte anche dei !!!. Lo si capisce anche dai brani, allegri danzerecci, electro-funk-punk della più dell'acqua. Una specie di versione aggiornata dei Tom tom Club.

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