megaphone - Settembre 2005

Mer 28 Set 2005
Mer 21 Set 2005
Mer 14 Set 2005
Mer 7 Set 2005

Mercoledì 28 Settembre
Leonardo

Franz Ferdinand,

Kaiser Chiefs,

Editors,

Bloc Party,

The Killers,

Disco Drive,

Clap your hands say yeah!,

Piano Magic,

Chikinki,

Goldfrapp,

Aoki Takamasa and Tujiko Noriko,

Cocorosie,

Bjork,

Meganet: Intelligent Toys 2,

Jaga Jazzist,

Audiobullys,

Soulwax,

Adriano Canzian,

Cristian Vogel,

Alias and Ehren,

Nils Petter Molvaer.

Mercoledì 21 Settembre
Luca

Verve Remixed 3,

Amari,

Chikinki,

Beck,

Peter Murphy,

Iron and Wine / Calexico,

Kinski,

Lotus Eaters, tribute to Dead Can Dance,

Maximilian Hecker,

Sigur Ros,

The Engineers,

Northpole,

Meganet: Stereonoise.

13 + God,

U.N.K.L.E.sounds.

Mercoledì 14 Settembre
Luca

Transglobal Underground,

Planet Funk,

Liquido,

Benjamin Diamond,

Coldplay,

Dj Hell,

Adriano Canzian,

Missqlee,

Verve Remixed 3,

Meg,

Beck,

Malcom Middleton,

Blonde Redhead,

Kinski,

Sigur Ros,

Engineers,

Athlete.

Mercoledì 7 Settembre
Leonardo

Goldfrapp,

Ladytron,

Sleater-Kinney,

Sigur Ros,

Blindfold,

.Finn,

Xiu Xiu,

The Killers,

Blonde Redhead,

Malcom Middleton,

Toob,

Matthew Herbert,

Cocorosie,

Antony and the Johnson,

Dead Can Dance,

Brian Eno,

Caribou,

Bachi da Pietra,

Bell Orchestre.

Venerdì 23 Settembre

Intervista: Yo Yo Mundi, in formato mp3 (sono circa 20 minuti e 2.6 Mega).

Yo Yo Mundi

Ex-Macello, Padova, Festa di Radio Cooperativa

È un piacere assistere ad un concerto degli Yo Yo Mundi, ti recupera alla vita e ti consente di restare al mondo con ancora la voglia di cambiarlo. Molte componenti partecipano: la consapevolezza politica, il recupero di altra musica d'autore (brani di De Gregori, De Andrè, Fossati/Vian), le radici folk che ti costringono a muoverti e ballare, l'energia che comunque ti trasmettono. Nonostante i problemi tecnici ed il pubblico un po' scarso.

Yo Yo Mundi

Resistenza, 2005; voto: 3 su 5.

La registrazione, in audio e video (su DVD, con materiale extra) di uno spettacolo muscial-teatrale, per raccontare della Banda Tom (ma non solo), uno dei tanti, troppi, tragici episodi della resistenza. L'occasione è buona per recuperare una serie di storie, sia proprie che altrui (Gang, Stormy Six, De Gregori, canti partigiani...), dimostrando l'attenzione nel tempo degli Yo Yo Mundi verso certe tematiche. Detto che mi piace particolarmente la versione di "Bella Ciao", un disco per non dimenticare.

Venerdì 30 Settembre

Soulwax

Nite Versions, 2005; voto: 3 su 5.

Disco di Remix a partire (si fa per dire) dal loro disco precedente. Decisamente spassoso, divertente, pieno di vita, danzereccio senza essere troppo pop.

aa.vv. (snowdonia)

Lo zecchino d'oro dell'Underground, 2005; voto: 2 su 5.

Il progetto è degno della bizzarria tipica della Snowdonia: pigliare quindici brani e unire gruppi italiani più o meno noti con voci e/o temi di bambini. I risultati sono per la maggior parte dei casi scarsi e spesso goliardici, mentre solo in pochi casi si ottiene un prodotto straniante e sghembo, eppure interessante, come forse era nelle intenzioni di partenza.

Radicanto

La corsa, 2005; voto: 3 su 5.

Si parte dalla tradizione e dal folk pugliese, per raggiungere suoni contemporanei pop e rock. Musiche molto curate, canzoni pensate, che producono come risultato un buon disco, superficialmente scorrevole ma profondo ad ascolti successivi.

Mino Freda

Mixtus, 2005; voto: 4 su 5.

Interessante disco di questo compositore (ed altro) romano proposto da CNI. Elettronica, fondamentalmente, ma con inserti acustici, canzoni, e qualche sperimentazione sui ritmi e sulle melodie. Mai banale, mai troppo difficile, un buon risultato.

Giovedì 29 Settembre

Aoki Takamasa + Tujiko Noriko

28, 2005; voto: 3 su 5.

Abituato ai terrorismi sonori della leggiadra Tujiko, questo disco, frutto della collaborazione di due ventottenni (da cui il titolo), è invece musica elettronica molto blipposa, condita dalla vocetta cantante in giapponese della Tujiko. Temuto l'inascoltabile, il disco invece si ascolta, anche se appare ancora ostico a molti.

Mercoledì 28 Settembre

Alias and Ehren

Lillian, 2005; voto: 3 su 5.

Alias è il fratello più famoso, della scuderia Anticon. assieme al fratello meno famoso, esce questo disco, fondamentalmente strumentale, con musica che trae certamente spunto dello hip-hop, ma si accontenta di produrre musiche tranquille e serene, ancorché elettroniche e ritmate, molto "cinematiche". Con un po' più di personalità, sarebbe un disco bello.

Lunedì 26 Settembre

Bachi da Pietra

Tornare nella terra, 2005; voto: 3 su 5.

Ovvero, Bruno Dorella (Ronin, OvO, Wolfango) e Giovanni Succi (Madrigali Magri); del primo riprende il post-rock, del secondo, la sghembitudine del progetto; il risultato, canzoni molto tristi (concettualmente blues). Musiche rarefatte con discorsi sussurrati (più che cantati), difficili da ascoltare e da apprezzare. Qualche volta, conviene fare un piccolo sforzo...

Venerdì 23 Settembre

Broadcast

Tender Buttons, 2005; voto: 3 su 5.

Abituato a considerare i Broadcast una versione meno retrò degli Stereolab, spiazza un po' questo nuovo disco; qui ci sono sempre le melodie pop della voce della cantante, ma i suoni si sono fatti più cattivi, più sporchi, ancora meno retrò, con molte strizzate d'occhio al glitch-pop. Nel complesso un disco godibile, ma inevitabilmente di transizione.

Giovedì 22 Settembre

Minotaur Shock

Maritime, 2005; voto: 3 su 5.

Un disco delicato di pop eletronico strumentale, come certe cose dei Boards of Canada; tanti piccoli brani tranquilli, minimalisti, con suoni smussati e godibili. Pubblica la 4AD.

Mercoledì 21 Settembre

Kaiser Chiefs

Employment, 2005; voto: 2 su 5.

Un bel poppettino inglese, vivaci canzoni allegre e divertenti (a partire dal titolo, vedasi: Na na na na naa); poca cosa, in fin dei conti. Hanno tuttavia il pregio di non stncare. Li ascolti la mattina andando in auto al lavoro, e quando timbri il cartellino hai già dimenticato tutto di loro. Ti rimane solo la sensazione che hai viaggiato con musica allegra.

Lunedì 19 Settembre

Sigur Ros

Takk, 2005; voto: 4 su 5.

Come si può parlare male dei Sigur Ros? Una volta amati, piacciono per sempre. Questa volta il canto è in islandese, piuttosto che gorgheggi sensa senso (ma non fa molta differenza), i suoni sono forse più puliti e prodotti, ma le lunghe progressioni sognanti ci sono tutte. Insomma, come prima, più di prima, vi amerò.

Domenica 18 Settembre

Rinôçérôse

Schizophonia, 2005; voto: 2 su 5.

Music kills me, 2002; voto: 1 su 5.

Dischi pop e danzerecci, che non sfigurerebbero nelle dance chart più becere. Non lo fanno perché sono mediocri anche nel loro genere; fatto il disco del 2002, se ne devono essere accorti anche loro, visto che hanno chiamato molte voci, anche di prestigio, a cantare nel nuovo disco, ma con risultati ancora mediocri.

Death Cab for Cutie

Plans, 2005; voto: 3 su 5.

Passando ad una major, Ben Gibbard mantiene la sua bella voce, mentre i brani appaiono un po' troppo "prodotti", togliendo quell'aria di ingenuità e sperimentazione che aveva fatto la fortuna dei dischi precedenti (da solo o in compagnia nei Postal Service). Insomma, un disco che è carino e scorrevole, ma che lascia un po' l'amaro in bocca.

Kallikak Family

May 23rd 2007, 2005; voto: 2 su 5.

Qui abbiamo una commistione tra pop melodico, folk e molto (ma molto) rumore elettronico di disturbo, field recording e quant'altro. Il risultato è purtroppo qualcosa che non riesce a colpire l'ascoltatore, essendo un po' troppo frammentario (17 tracce alla media di due minuti l'una).

Sabato 17 Settembre

Editors

The Back Room, 2005; voto: 2 su 5.

Vedi The Killers per la parte musicale, e The Rakes per la parte generale. La domanda a questo punto è: perché non si chiamano THE Editors?

Who made who

Who made who, 2005; voto: 2 su 5.

Ho già detto che non ne posso più di post-punk e wave e anni ottanta e punk-funk? Lo ridabisco per questo gruppo danese che pubblica per una etichetta tedesca. Giustizia vuole che una loro ricerca su Google produce link realtivi agli AC/DC ed, ovviamente, gli Who, ma, di loro, nessuna traccia.

All Spec Kit

Busy Topic, 2005; voto: 1 su 5.

Rumorini glitch che intenderebbero costruire brani musicali di un certo spessore. Si nota una autoindulgente cura nei suoni, che sono tutti belli sagomati, puliti ed adattati, ma manca proprio l'ascoltabilità.

Venerdì 16 Settembre

The Rakes

Capture/Release, 2005; voto: 2 su 5.

Ancora post-punk e wave anni ottanta. Basta, non ne posso più.

Chikinki

Lick Your Ticket, 2005; voto: 2 su 5.

Cercano di mettere i piedi in tutte le staffe che trovano: rock, punk-funk, electro, al solo scopo di tenersi sulla cresta dell'onda. E sono quindi pop(ular), nel senso più deteriore del termine, seguendo il pubblico e non creandolo. Dimenticati dopo trenta secondi.

Giovedì 15 Settembre

Goldfrapp

Supernature, 2005; voto: 3 su 5.

Un bel primo disco, un brutto secondo disco. Ed in questo terzo disco si ottiene una miscela dei due. Ci sono alcune ballate strappalacrime come nel primo, ci sono synth anni ottanta a manetta come nel secondo, ma la maggior parte sono brani in cui le cose di alternano e si uniscono. Quel che salta fuori è un disco piacevole senza essere eccezionale.

Martedì 13 Settembre

Franz Ferdinand

Franz Ferdinand, 2004; voto: 3 su 5.

i singoli, 2003-2004; voto: 3 su 5.

Ammetto che ero un po' prevenuto contro questi signori tanto osannati dalla stampa. Ascoltandoli, invece, si trova un onesto disco (ed una manciata di singoli) di sana wave che, nonostante loro non lo ammetterranno mai, pesca a piene mani dalla stagione Joy Division, New Order e compagnia. Al contrario di molti altri nello stesso calderone, costoro mi sembrano più veraci. Per nostalgici ed anche per nuove orecchie.

Domenica 11 Settembre

The killers

Hot Fuss, 2004; voto: 2 su 5.

Derivativi al quadrato, nel senso che ricalcano gli Interpol che a loro volta ricalcano la wave inglese degli anni ottanta. Risultato noioso e prevedibile, anche in questa nuova edizione con qualche inutile traccia in più.

Sepiatone

In sepiatone, 2003; voto: 3 su 5.

Considerato che sono formati dalla siciliana Marta Collica e dall'australiano Hugo Race, ci sono tutte le premesse per un disco dalle molteplici influenze: ed infatti, trip-hop, mediterranee e classico cantautorato. Il risultato positivo deve molto alla piacevoli voci e al buon arrangiamento dei brani.

Lupine Howl

The Carnivorous Lunar Activities of Lupine Howl, 2001; voto: 2 su 5.

Un paio di ex-Spiritualized si danno alla psichedelia pop. Con risultati non eccelsi.

D'nell

1st Magic, 2005; voto: 2 su 5.

C'è del soul, hip-hop, del trip-hop, del puro pop; ma nulla di eclatante, nulla di nuovo, nulla che li distingua da molte produzioni similari. È ben vero che il disco mi pare ben fatto e ben cantato, ma di questi tempi occorre qualcosa di più per emergere.

Sabato 10 Settembre

Marc Leclair

Musique Pour 3 Femmes Enceintes, 2005; voto: 3 su 5.

L'uomo si è celato a lungo dietro il nome Akufen; pronone qui un lungo concept album dedicato alla gravidanza (i titoli ricordano i giorni di gestazione in corso), con suoni molto ambient, spesso sporcati da rumori glitch. Forse un'impressione dovuta al concept, ma i suoni sembrani indefiniti inizialmente, poi i battiti si fanno più chiari; ed il suono diventa sempre più preciso verso la fine...

Bell Orchestre

Recording A Tape The Colour Of The Light, 2005; voto: 4 su 5.

Ci sono due degli Arcade Fire in questo gruppo; la musica un po' si discosta, raggiungendo un po' i Rachel's, ma molto più agitati. C'è del post-rock, molti archi, piuttosto nervosi e veloci invece che stucchevoli, pizzichi di elettronica, per dare luogo a cavalcate rock da camera. Piuttosto divertenti.

Mylo

Destroy Rock'n'Roll, 2005; voto: 2 su 5.

Easy Listening nel vero senso della parola; musichetta facile e scorrevole, un po' danzereccia, un po' no, che strizza l'occhio agli ormai onnipresenti anni ottanta, insomma pop nel pieno senso del termine. Ma per essere dei signori del pop bisognerebbe che qualcosa rimanesse nell'ascoltatore. Se rimane nulla, il disco poco deve valere...

Venerdì 9 Settembre

Toob

How to spell Toob, 2005; voto: 3 su 5.

Due ex Red Snapper han fatto questo disco; ci sono una batteria suonata ottimamente, elettronica, e voci femminili. Reminiscenze Chemical Brothers, ricordi di Drum'n'Bass, canzoni simpatiche. Manca qualcosina, forse il brano che ti ricordi, il singolo di traino. Divertenti, ma ci vuole di più.

Mercoledì 7 Settembre

The Yards

The Yards, 2005; voto: 3 su 5.

Non c'è assolutamente nulla di originale o particolarmente notevole in questo gruppo; eppure la miscela di rock, psichedelia, brit pop, ballate e tutto il resto non dispiace. Quaranta allegri minuti, che però non resteranno nella storia.

Domenica 4 Settembre

Metamatics

Midnight Sun Pig, 2000; voto: 3 su 5.

Elettronica ambientale, un po' sperimentale, un po' più vivace, downbeat insomma in varie sfaccettature. Un disco dignitoso, per brani che reggono abbastanza il tempo.

Bjork

The Music from Drawing Restraint 9, 2005; voto: ? su 5.

Matthew Barney, il compagno di Bjork, è un artista contemporaneo il cui lavoro si esplicita spesso in film inesplicabili. In questi film una componente importantissima è svolta dalla musica; per la prima volta, a comporre la musica è proprio Bjork. Il risultato è una cosa molto lontana dalle melodie cui ci aveva abituato. Disco dalla musica piuttosto difficile, che credo debba molto alle scene che si trova a commentare; e solo in un paio di casi la voce di Bjork illumina il tutto.

Sabato 3 Settembre

Hefner

Residue, 2001; voto: 2 su 5.

Siamo dalle parti del Nu Jazz (chiamatelo come vi pare), ovvero trame melodiche piuttosto ritmate che strizzano l'occhio a suoni jazzati per incantare i meno giovani. Insomma, un po' come i Cinematic Orchestra, ma con un po' meno originalità.

Mr Scruff

Mrs Cruff, 1997-2005; voto: 3 su 5.

Riedizione, rimasterizzata e su Ninja Tune, con tracce aggiuntive, del primo disco di Mr Scruff; e i suoni hip hop astratti hanno il pregio di non suonare vecchi, ma abbastanza attuali (come dire: lo hip hop non è molto andato avanti da allora...).

I am Kloot

Natural History, 2001; voto: 2 su 5.

L'esordio per un trio in formazione classica, chitarra basso batteria, abbastanza acustici per essere inserire nel New Acoustic Movement. Canzoni oneste e rockeggianti, senza particolare infamia ma soprattutto lode. Hanno fatto altro, ma niente di eclatante.

The Free Design

The Now Sound Redesigned, 2005; voto: 3 su 5.

La storia comincia alla fine degli anni 60, quando l'esplosione della musica in California mieteva vittime ovunque. Tra queste, i Free Design, un gruppo che cercava onestamente una propria strada nel mondo dei frichettoni. Adesso sono ripescati in questo cd (che raccoglie tre precedenti EP) in cui sono remixati da vari personaggi, che un po' a quella stagione devono. Ci sono Belle & Sebastian, Caribou o Manitoba che dir si voglia, Madlib, Kid Koala, Styrofoam. Ne salta fuori un disco godibile, senza essere eccezionale; pop leggero, ancora fresco dopo tutti questi anni.

Venerdì 2 Settembre

Peter Murphy

Unshattered, 2004; voto: 3 su 5.

Cosa si può chiedere a Peter Murphy dopo cotanta carriera? Un disco con musiche dignitose, una buona confezione, e che la sua voce gigioneggi ovunque. E questo è quello che abbiamo qui. Un disco dove ogni sperimentazione è bandita, ogni nuova strada è dimenticata, col quale trascorrere un'ora tranquilla. A volte, basta così.

Plone

For Beginner Piano, 1999; voto: 2 su 5.

Musica elettronica, ma direi retrofuturibile. Suoni come si pensava sarebbero stati i suoni del futuro; ascoltati adesso, suonano come vecchi e malriusciti, ben lontani dai primi esperimenti degli Air (cui questo disco deve molto), e ben lontani dall'essere interessanti.

Giovedì 1 Settembre

Frankie Hi Nrg

Rapcital, 2005; voto: 4 su 5.

Non c'è nulla da fare; per quanto Frankie faccia nelle varie direzioni, continua a piacermi. Pigliate ad esempio questo greatest hits. Frankie piglia e risuona tutto, ottenenendo a volte cose riuscite, altre volte facendo rimpiangere gli originali. Eppure, ascoltando questo disco (ma non solo questo), mi ritrovo sempre a scuotere il testone giulivo, e ad annuire ad ogni sua rima come se fosse vangelo. Massimo rispetto, cosa volete che dica?

Sabato 24 Settembre

Joseph E. Stiglitz

I Ruggenti Anni Novanta

Einaudi Gli Struzzi, 2004

L'autore del libro è un premio Nobel per l'economia, è stato consigliere del presidente Clinton, ha fatto parte (capo economista) della Banca Mondiale. Persona informata dei fatti, insomma. Che qui effettua un attacco frontale al liberismo (più o meno neo) americano, sviluppatosi appunto negli anni novanta (il titolo è ironico, ovviamente), mostrando come proprio ciò che ha portato al grande sviluppo di quegli anni sia stato anche e soprattutto il responsabile della crisi successiva (tuttora in corso). Benché il libro parli solo della situazione americana, molti gli insegnamenti che si possono trarre per l'Europa e per l'Italia in particolare (citata due volte: il crac Parmalat e le leggi sul falso in bilancio; una bella figura), soprattutto per tutti coloro che credono nelle virtù salvafiche del libero mercato.

Giovedì 1 Settembre

Babette Factory

2005 Dopo Cristo

Einaudi Stile Libero Big, 2005

Nome collettivo, sono in quattro, e vengono dalla Minimum Fax (ma pubblicano per il gruppo Mondadori...). Un romanzo corale, in cui molti personaggi si trovano a dover gestire l'uccisione di Berlusconi. Ma la politica è solo un pretesto per parlare dell'Italia d'oggi, spaziando e macchiettando da destra a sinistra. L'esperimento è abbastanza riuscito, anche se il tutto è ad alto tasso di improbabilità (personaggi, situazioni ed anche luoghi). Però, alla fine, un po' di amaro in bocca rimane, forse a causa del fatto che gli autori si sono trovati in mezzo tra realtà e grottesco, senza stringere l'obiettivo né sull'una né sull'altro, e scontendando entrambi.

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