megaphone - Aprile 2007

Mer 25 Apr 2007
Mer 18 Apr 2007
Mer 11 Apr 2007
Mer 4 Apr 2007

Mercoledì 25 Aprile
Leonardo

Cinematics,

Patrick Wolf,

Deerhunter,

Cocorosie,

Bjork,

Damero,

Jay-Jay Johanson,

Dntel,

Feist,

Cristina Babetto,

Dining Rooms,

Christina Rosenvinge,

Cinematic Orchestra,

Amiina,

Dextro,

Asian Dub Foundation,

Pantha Du Prince.

Mercoledì 18 Aprile
Luca

Soulsavers,

Temptations,

Ayo,

Amy Winehouse,

Carmel,

Nicole Willis,

4 hero,

Antena,

Stereolab,

Marsmobil,

Nouvelle vague,

Yoko Ono,

Jay-Jay Johanson,

The Smiths,

Plague Songs,

Malcom Middleton.

Mercoledì 11 Aprile
Luca

Bhangra Brothers,

Elaste volume 1,

Lcd Soundsystem,

Phonique,

Trentmøller,

Sissy,

Funksturung,

Sol Seppy,

Dextro,

Fujiya & Miyagi,

Jesus and Mary Chain,

Sister Vanilla,

Suicide,

A toys orchestra,

Robertina e Gatto Ciliegia contro il grande freddo,

Tarwater,

Mono.

Mercoledì 4 Aprile
Leonardo

Feist,

Blonde Redhead,

Grinderman,

Christina Rosenvinge,

Jay-Jay Johanson,

Nine horses,

Nouvelle Vague,

Tarwater,

Cocorosie,

Big Sir,

Tujiko Noriko,

Meganet presenta This Mess is Mine, da Aerotone,

Cristina Babetto,

Damero,

Tracey Thorn,

Moly,

Efterklang,

Victor Bermon,

Helios.

Mercoledì 18 Aprile

Alessandro Grazian

Carichi sospesi, Padova.

Un piccolo locale, un grande concerto. Nella prima parte, quasi tutto materiale inedito, nella formazione a trio con Manzan al violino e Gabrielli a tutto il resto. Nella seconda parte, quasi tutto il vecchio disco, "Caduto". E se la seconda parte è una piacevole conferma, la prima interessa per la ricerca di smarcarsi un po' dal materiale precedente. Inoltre, se il disco è abbastanza malinconico, sul palco Grazian è piuttosto divertente e non teme il pubblico. Molto buono. Adesso, attendiamo, ansiosi, il nuovo disco.

Intervista: Alessadro Grazian, in formato mp3 (sono circa 19 minuti e 1,1 Mega).

Lunedì 30 Aprile

Dntel

Dumb Luck, 2007; voto: 2,5 su 5.

Noto per essere la metà strumentale dei Postal Service, Tamborello torna sotto il nome Dntel dopo sei anni (ma nel frattempo aveva pubblicato molto sotto altri nomi). Nonostante ospiti di lusso (Conor Oberst dei Bright Eyes, due Lali Puna), il disco stenta un po': triphopeggiante, poppeggiante, suoni un po' vecchi, canzoni che non agganciano. Poco incisivo e memorabile, insomma.

Bill Callahan

Woke On A Whaleheart, 2007; voto: 2 su 5.

Bill Callahan era noto come Smog. Come Smog, faceva del cantautorato molto sghembo e disturbato da suoni improbabili. Come Bill Callahan, fa cantautorato per nulla sghembo e con suoni mainstream, abbastanza country e molto folk. E si perde in mezzo a tutti gli altri.

Domenica 29 Aprile

The Cinematics

A Strange Education, 2007; voto: 1 su 5.

Ancora. Un altro disco che si rifà al post-punk, Joy Division, New Order, aggiungendo punk funk e abbastanza pop. Basta, non se può più.

Sabato 28 Aprile

Feist

The Reminder, 2007; voto: 2,5 su 5.

Benché amica di Peaches, Feist produce un delicato disco folk, in cui mantiene in evidenza la sua voce. Così facendo, si lascia un po' confondere con le molte epigoni del genere, anche se il disco, tutto sommato, non è malaccio.

Venerdì 27 Aprile

Patrick Wolf

The Magic Position, 2007; voto: 2 su 5.

Una specie di cantautore maledetto, con atteggiamenti alla Marc Almond e canzoni pop con tocchi di folk. C'è un po' di elettronica e qualche ritmo, ma nulla di notevole. C'è invece una buona voce, qualche buona melodia, ma è l'insieme che non colpisce più di tanto.

Mercoledì 25 Aprile

The Horrors

Strange house, 2007; voto: 2 su 5.

Un incrocio tra Peter Murphy solista, i Bauhaus, i Ramones ed un po' di Jesus and Mary Chain. Messi assieme, un disco completamente fuori tempo, che all'epoca già sarebbe stato in stile e quindi poco interessante, adesso, è veramente inutile.

Martedì 24 Aprile

Dining Rooms

Ink, 2007; voto: 2 su 5.

Non ci sono grandi novità in questo quinto disco dei Dining Rooms (a parte qualche canzone in lingua diversa dall'inglese). Abbiamo sempre il solito funk-jazz-pop che li contraddistingue (assieme a molti altri). Proprio l'eccessiva canferma e staticità dei suoni, però, tendono ad irritare l'ascolto.

Lunedì 23 Aprile

Blonde redhead

23, 2007; voto: 3,5 su 5.

Nuovo disco per Blonde Redhead, e nulla di nuovo nella loro musica. Eppure la grazia e la dolcezza romantica, unita alla dolce frenesia rock che traspare dietro le voci, femminile e maschile, non chiede nuove ed ardite sperimentazioni. Mi accontento così, lasciandomi ammaliare.

Domenica 22 Aprile

Cocorosie

The Adventures of Ghosthorse and Stillborn, 2007; voto: 3,5 su 5.

Col terzo disco delle cocorosie, si comincia a perdere l'interesse della novità della proposta e dell'approccio e si cerca di approfondire il discorso. Si apprezzano gli intrecci vocali tra le voci, l'una impostata l'altra miagolante, si riconoscono i suoni vecchi ed i suoni nuovi, decisamente più puliti (forse troppo) dei dischi precedenti, segno di un'operazione di produzione più accurata. Nonostante, il disco rimane abbastanza fresco e piacevole.

Sabato 21 Aprile

Xiu Xiu

Remixed ando covered, 2007; voto: 3 su 5.

Stramba collezione di canzoni; ci sono pezzi strappalacrime, brani dance malati, urla disperate, pezzi molto diversi tra loro eppure uniti da qualche sottile magia. Reinterpretazioni, remix, novità, un po' di tutto che non dispiace per nulla.

Venerdì 20 Aprile

Amon Tobin

Foley's Room, 2007; voto: 4 su 5.

La Foley Room è la stanza, piena di strani accrocchi, dove si registrano gli effetti sonori di un film o di un video. E, a quanto pare, invece che campionare vinili o altri dischi, questa volta Amon ha campionato i suoni del mondo. Il risultato rimane tuttavia in linea con i dischi precedenti (lasciando da parte Splinter Cell, un passo indietro), forse un po' meno frenetico del solito, ma decisamente cinetico, movimentato e corroborante.

Giovedì 19 Aprile

Kosheen

Damage, 2007; voto: 2 su 5.

Gruppo nordico, esponente della versione pop del trip-hop. Sono ormai al quarto disco, e sono ormai bolliti. Non ci sono motivi di interesse qui, se non riascoltare le solite sonorità del genere, edulcorate dalle necessità della major che pubblica.

Martedì 17 Aprile

Amiina

Kurr, 2007; voto: 3,5 su 5.

Sono il quartetto d'archi che accompagna i Sigur Ros. Esce (finalmente) il loro primo disco da soliste. Nei suoni è abbastanza una sorpresa: non ci sono poi così tanti archi. Ci sono molte delicate ninnenanne senza zucchero, dolci sonorità tra l'elettronico e l'acustico non abbastanza pop e non abbastanza sperimentali. Eppure, questo loro stare nel mezzo non penalizzo l'ascolto. Veramente piacevoli.

Sabato 14 Aprile

Robert-Vincent Joule, Jean-Leon Beauvois

Piccolo trattato di manipolazione a uso degli onesti

Rizzoli, 2005

Un saggio, spesso giocoso, con pochi momenti cattedratici, sulle tecniche di manipolazione (adulazione, adescamenti, eccetera) in uso nella vita quotidiana, relazionale, tra conoscenti, pubblicità, e via manipolando. Tono spesso leggero, poco approfondimento, che tende a sorvolare sull'inquietudine strisciante che l'evidenziazione di queste tecniche mette a nudo. Piccolo e veloce nella lettura, il suo pregio principale è di scardinare un aspetto spesso trascurato della vita e di far venire voglia di saperne di più.

Venerdì 13 Aprile

Tracey Thorn

Out of the Woods, 2007; voto: 2 su 5.

Una bella delusione. Un disco abbastanza insulso, che riesce a mettere in ombra la bella voce della cantante degli Everything But The Girl. Invece che metterla in evidenza, le varie canzoni saltano avanti ed indietro nella carriera, scopiazzando qui e li, senza aggiungere nulla a quanto già si sapeva.

Efterklang

Under Giant Trees, 2007; voto: 3 su 5.

Un piccolo EP per questi danesi trip-hoppeggianti che tanto erano piaciuti all'esordio. Qui sono molto più oscuri, ci sono anche un paio di Amina (archi dei Sigur Ros) a collaborare, trame dense e buie, che pero' pigliano bene.

Giovedì 12 Aprile

Tomboy

Serios, 2007; voto: 2 su 5.

Membro dei Who Made Who, Dj ed ora compositore in solitaria. Che fa del simpatico dance funk elettronico, con qualche canzone. C'è anche sperimentazione, qualche citazione non standard, ma a momenti troppo pop, pur essendo indirizzato ad un pubblico snob. Insomma, un po' troppo, tanto da non essere memorabile.

Tarwater

Spider Smile, 2007; voto: 3 su 5.

Uno dei Tarwater fa di cognome Lippock. E' dunque la grande famiglia To rococo rot a fare da riferimento: elettronica un po' sperimentale, ma anche canzoni pop, qualche strumento acustico a cambionare, un po' di sghembitudine sparsa (cover dei Virgin Prunes). Un disco classico nel suo genere, senza alti né bassi.

Mercoledì 11 Aprile

Pantha Du Prince

This Bliss, 2007; voto: 2 su 5.

Musica elettronica di un artista tedesco, che si nasconde sotto una pletora di nomi. Come PdP esce il secondo disco, ed è piuttosto tecnominimale. Il problema è che non si tratta di nulla di speciale, né in sé né all'interno del genere.

Martedì 10 Aprile

Panda Bear

Person Pitch, 2007; voto: 2 su 5.

Disco estremamente bizzaro, troppo. Beach Boys andati a male, canzoni di pop sotto acido (pesante), un paio di brani dilatati, una completa confusione musicale. Ecco riassunto il disco solista di uno degli Animal Collective, normalmente dediti ad un folk un po' tronico ed un po' sghembo. Che qui entra ogni tanto, ma sono proprio i Pet Sounds a fare da padroni...

Venerdì 6 Aprile

Moltheni

Toilette Memoria, 2006; voto: 2,5 su 5.

Quarto disco. Battiato, Tre allegri ragazzi morti, Verdena tra gli ospiti. Eppure il disco un po' annoia, ricorda ancora un po' troppo Agnelli e Basile, più anziani e scafati. Qualche buon spunto c'è, soprattuto nelle parti più strumentali, ma bisogna ancora crescere.

Giovedì 5 Aprile

Damero

Happy in grey, 2007; voto: 3 su 5.

Siamo dalle parti della voce femminile con elettronica disturbata e blipposa sotto. Apparat, AGF, Ellen Allien a lavorarci attorno, i Lali Puna come referente più vicino. Nel complesso, un disco un po' deriviativo, ma piacevole.

Mercoledì 4 Aprile

Dalek

Abandoned Language, 2007; voto: 2,5 su 5.

Stempera un po' la musica spigolosa dei dischi precedenti questo gruppo hip hop. Così facendo, addolcisce (per quanto si possa usare questo termine) il tutto, e snatura un po' la loro cifra stilistica, che li aveva fatti emergere nel mare delle proposte simili. Adesso sono un po' meno sperimentali, e un po' meno interessanti.

Martedì 3 Aprile

Christina Rosenvinge

Continental 62, 2006; voto: 3 su 5.

Personaggio musicalmente bizzarro: comincia con la musica latina; colpita poi sulla via di Leonard Cohen, comincia a fare la cantautrice, tra il folk ed il blues. Il caldo della nativa Spagna da una parte ed il freddo delle origini scandinave dall'altra (ricorda un po' Stina Nordenstam) producono un disco magari non impegnativo, ma di piacevole ascolto.

Lunedì 2 Aprile

Asian Dub Foundation

Time Freeze, 1995-2007 The Best Of, 2007; voto: 3 su 5.

Un best of è sempre un cattivo segno, soprattutto per un gruppo combattente come gli ADF. Tuttavia, è una carica di energia notevole mettere in fila l'ascolto dei loro brani più noti. In più, nell'edizione più preziosa, un secondo disco con remix, qualche inedito e live (tra cui una poco riuscita collaborazione con un loro nume tutelare Chuck D).

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