megaphone - Giugno 2007

Mer 27 Giu 2007
Mer 20 Giu 2007
Mer 13 Giu 2007
Mer 6 Giu 2007

Mercoledì 27 Giugno
Leonardo

Caribou,

Githead,

Architecture in Helsinki,

Marsmobil,

Avey Tare Kria Brennan,

Braken,

Battles,

Meganet presenta Black Era, da A quiet Bump,

Cinematic Orchestra,

Michael Cashmore,

Chemical Brothers,

Groovearmada,

Xiu Xiu.

Mercoledì 20 Giugno
DjZero

Mauro Ermanno Giovanardi,

Perturbazione,

Robertina e Gatto Ciliegia Vs Il Grande Freddo,

Cinematic Orchestra,

Tantra,

Nouvelle Vague,

Binder & Krieglstein,

Bjork,

Audrey,

Blonde Redhead,

Amiina,

Francesco Tristano,

Amon Tobin,

65daysofstatic,

Headphone,

Yellow6,

Max Richter,

Victor Bermon,

Rickard Javerling,

Mum.

Mercoledì 13 Giugno
Leonardo

Piano Magic,

Cinematics,

UNKLE,

Poliphonic Spree,

Patrick Wolf,

Guillemots,

Two lone swordsmen,

The Good the Bad and the Queen,

Moltheni,

Perturbazione,

Mauro Ermanno Giovanardi,

Meganet presenta Dead Bees sampler nr 5,

Dining Rooms,

Yoko Ono,

Tracey Thorn,

Laub,

The Books,

Victor Bermon,

Ulrich Schnauss,

65daysofstatic.

Mercoledì 6 Giugno
Leonardo

Piano Magic,

Christina Rosenvinge,

Lisa Papineau,

Laub,

Cocorosie,

Bjork,

Feist,

Cinematic Orchestra,

Matteo Ermanno Giovanardi,

Perturbazione,

Moltheni,

Meganet presenta Persona Isla compilation.

Oi Va Voi,

Tantra Cafe,

Mrk 1,

Yellow6,

Headphone.

Sabato 30 giugno

Fridge

The Sun, 2007; voto: 3 su 5.

Kieran Hebden lavora parecchio sotto diversi nomi (Four Tet, ad esempio). I fridge sono uno dei suoi primi gruppi, molto post-rock. Qui ritornano assieme dopo parecchi anni, e producono un buon disco. Che non presenta grandi momenti di novità, ma che si fa sentire con facilità.

Wellenwerkmann nsrs

wellenwerkmann nsrs, 2007; voto: 3 su 5.

Pubblicizzato come "ranging from 80's post industrial sounds to experimental music and modern neoelectronica", in effetti risponde esattamente alla definizione. L'inizio è un po' difficile, con suoni veramente vecchi, ma poi il disco si rilassa, affronta tematiche ambient senza annoiare, cercando di entrare sottilmente sotto la pelle. Non per tutti, e non facile.

Venerdì 29 Giugno

Maxiata

Scalda il sangue, 2007; voto: 2,5 su 5.

Copertina orrenda, disco un po' meno. Buon vecchio rock, qualche influenza progressive e funky, il primo e grosso problema di questo gruppo è il fatto di non distinguersi da tutti gli altri. Riusciranno ad avere successo, visto che il tutto sembra confezionato a questo scopo?

Endura

Bleu, 2007; voto: 3 su 5.

Gradevole disco di questa band italiana. La parte musicale è certamente interessante, con tentativi di rinnovare il pop melodico con inserti elettronici glitch che impreziosiscono il tutto. Meno riuscita la parte vocale, che comunque si sforza nei testi di non essere banale.

Giovedì 28 Giugno

Von Südenfed

Tromatic Reflexxions, 2007; voto: 2 su 5.

Dietro questo nome ci sono i Mouse on Mars e Mark Smith (sì, quello dei Fall), che collaborano, gli uni alle musiche e l'altro alla voce. Il risultato è al di sotto delel aspettative. Le musiche si richiamano un po' troppo all'elettronica passata, ed anche la voce sa molto di già sentito. Canzoni ruvide, sporche, che non lasciano il segno.

Mercoledì 27 Giugno

Telefon Tel Aviv

Remixes Compiled, 2007 ; voto: 3 su 5.

Per non scomparire del tutto dal punto di vista commerciale (tre anni dall'ultimo disco), ecco una raccolta di remix. Più onesta di molte altre raccolte del genere, ci sono cose piuttosto variegate (Nine inch Nails, Bebel Gilberto), tra lo sconosciuto e l'inedito, il tutto amalgamato dalla loro zuccherosa elettronica.

Martedì 26 Giugno

Polyphonic Spree

The Fragile Army, 2007; voto: 3 su 5.

Terzo disco per questa bizzarra congerie di buontemponi. E non cambia nulla. Sempre le solite vivaci, divertenti e piacevoli canzoni, con cori, suoni aperti e volanti. Sarebbe ora di cambiare un po'...

Lunedì 25 Giugno

Oi Va Voi

Oi Va Voi, 2007; voto: 3 su 5.

Orfani di diversi componenti, il gruppo mantiene abbastanza la mescolanza di generi che lo aveva caratterizzato. Riducono un po' le componenti klezmer, folk e world, ed aggiungono un po' di pop. Manca forse la fresca energia dei primi dischi, ma le qualità musicali ci sono tutte.

Venerdì 22 Giugno

Jet Set Roger

La vita sociale, 2007; voto: 2 su 5.

Con un concept grafico esattamente uguale agli Humaniora (o viceversa), ancora una produzione Snowdonia. Questa volta, musica più leggera e voci e testi più accettabili. Nel fare ciò, le cose rimangono insufficienti, in quanto non riescono a brillare. Un disco onesto, ma non basta.

Giovedì 21 Giugno

Humanoira

L'arte di sciogliere la neve, 2007; voto: 2 su 5.

Col l'inconfondibile marchio Snowdonia, una proposta post-rock. Almeno nelle musiche, interessanti e piacevoli. Non fosse per il cantato che tra voce e testi (soprattutto i testi) disturba parecchio.

Mercoledì 20 Giugno

Machinefabriek

Weleer, 2007; voto: 1 su 5.

Non ricordo perché ho deciso di ascoltare questo disco. Devo aver letto qualche recensione benevola, probabilmente. Il fatto è che qui ci sono due cd zeppi di rumori fastidiosi, strambi e seriosi. L'autore, forse piagato dall'eccessiva produzione, raccoglie qui un po' di EP, che sono tanto rumorosi quanto noiosi. Decisamente sconsigliato.

Martedì 19 Giugno

Petra Magoni e Ferruccio Spinetti

Villa Conestabile (Scorzè)

Petra Magoni e Ferruccio Spinetti sono due musicisti coi fiocchi. Lei canta, molto bene, usa la voce a suo piacimento. Lui suona il contrabasso, lo maltratta e ne tira fuori suoni imprevisti. Hanno anche una buona presenza scenica, sul (povero) palco interagiscono tra loro col pubblico e divertono quanto basta, superano indenni piccoli problemi tecnici, lei riesce bene nonostante debba consultare un po' troppo spesso le carte per ricordare i testi. Tutto bene, allora? Insomma. La sensazione e' che siano troppo presi dai loro virtuosismi da dimentticare che la musica e' il mezzo per comunicare emozioni altrimenti inesprimibili, e non il fine ultimo della loro prestazione. Il concerto e' quindi tecnicamente riuscito ma, come del resto accade sui loro dischi di musica nuda, forse un po' troppo arido.

Lisa Papineau

Night Moves, 2005; voto: 3 su 5.

Riesumato il disco solista della Papineau dopo l'interessante prova coi Big Sir. E qui si ha del trip hop, classico, di genere, in pieno stile. Nulla di più. Voce decente, musiche un po' scolastiche, un disco piacevole, ma non chiedete di più.

Lunedì 18 Giugno

Laub

Deinetwegen, 2007; voto: 3 su 5.

Cinque anni dopo (ma molto lavoro da parte almeno di AGF, la voce del duo), ritornano i Laub, con un disco che comincia col blues. Ma non campionano alcun suono, producono tutto ex novo, e a momenti raggiungono l'intensità maledetta propria del blues. altre volte, invece, rincorrono le loro ossessioni digitali, e paradossalmente sono le parti meno riuscite. Un disco interessante, per attitudine e risultato.

Ulrich Schnauss

Goodbye, 2007; voto: 2,5 su 5.

Titoli sempre tristi e solitari per questo autore tedesco. Eppure la musica è un tranquillo pop elettronico, senza infamia e sperimentazione. Canzoni semplici e piacevoli, ma che mancano un po' di appiglio per essere ricordate.

Venerdì 15 Giugno

Marilù Lorèn

Respiri, 2007; voto: 2 su 5.

Un disco di pop rock ben fatto (produzione di Paolo Benvegnù), ben suonato, ben confezionato, bene tutto. A parte il fatto che non riescono assolutamente a farsi ricordare. Insomma, una cosa un po' troppo leggera e pulita, che si dimentica poco dopo l'ascolto.

Giovedì 14 Giugno

Tori Amos

American Doll Posse, 2007; voto: 3 su 5.

Il ritorno di Tori Amos avviene (piuttosto in sordina, a dire il vero) con un concept album legato alle varie sfaccettature della femminilità. Come succede da qualche disco a questa parte, la cantante non impressiona più di tanto, ormai la sua cifra stilistica è piuttosto statica, ma rimane ugualmente un disco che si può ascoltare tranquillamente senza rimanere delusi.

Mercoledì 13 Giugno

The Books

Playall, 2007; voto: 3 su 5.

Un DVD che raccoglie i video proiettati durante le performance dal vivo dei The Books. Qualche inedito ad impreziosire il tutto, per un disco che, nonostante tutto, non è indispensabile, pur essendo piuttosto carino.

Martedì 12 Giugno

Jóhann Jóhannsson

ibm 1401, a user´s manual, 2006; voto: 2 su 5.

Compositore elettronico islandese (già con gli Apparat Organ Quartet), qui si cimenta in una sinfonia di stampo classica, ispirata al primo computer della storia. L'elettronica non c'è, e se c'è è molto analogica, ma il tutto non mostra punti di rilievo, tanto da annoiare parecchio.

Lunedì 11 Giugno

Guillemots

Through The Windowpane, 2006; voto: 2 su 5.

Un gruppo di quasi veterani, che si fa mancare quasi nulla nella realizzazione di un maestoso disco malinconico. Molte cose sul fuoco, il tutto condito da un romanticismo a tratti eccessivo, e solamente quando si lascia libera la fantasia (lo psichedelico brano finale di 11 minuti) si riesce ad ascoltarli senza eccessivo fastidio.

Giovedì 7 Giugno

Headphone

Two Stories High, 2006; voto: 3 su 5.

Un gruppo francese che non saprei come descrivere: post-rock acustico, ma fondamentalmente elettronica. Oppure elettronica leggera, pesantemente influenzato da strumenti acustici ed ambientali. Tutto sommato, un disco che scorre con piacere.

Lunedì 4 Giugno

Binder & Krieglstein

Alles Verloren, 2007; voto: 2,5 su 5.

In realtà, è uno solo (con doppio cognome). Dovrebbe essere dalle parti della scena austriaca (come K&D) ma è prodotto da Shantel. Molto strambo. C'è un po' di tutto (reggae, pop, klezmer, ritmi balcanici, rock, elettronica, voci e strumenti), forse troppo. Nei dischi precedenti era un po' più contnuto, qui è veramente straripante. Eccessivamente.

Domenica 3 Giugno

Carlos Ruiz Zafon

L'ombra del vento

Mondadori

Un romanzo nella piena tradizione (un po' di formazione, un po' di gotico, un po' feuilleton, un po' romantico), con spunti moderni (Borges ed il cimitero dei libri dimenticati) e personaggi interessanti (qualcuno forse un po' troppo caricato). Comincia molto ma molto bene, si abbarbica all'interesse del lettore professionista (perché di lettori e di scrittori si parla), ma poi il lettore smaliziato comincia a smontare i meccanismi, a riconoscere i riferimenti, a spazientirsi per la trama che, verso la fine, arranca un po'. Nel complesso un libro interessante, che non entusiasma gli snob come me, ma che piace a chi cerca il piacere della lettura.

Venerdì 1 Giugno

Perturbazione

Pianissimo Fortissimo, 2007; voto: 3 su 5.

Anche loro al fatidico passaggio su major. E, come buon comportamento, non tradiscono più di tanto il loro spirito tranquillo e romantico. Insomma, le solite dolci canzoni, a volte sussurrate, piuttosto levigate (dove appunto si sente la major), anche senza essere particolarmente originali.

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