megaphone - Luglio 2007

Mer 25 Lug 2007
Mer 18 Lug 2007
Mer 11 Lug 2007
Mer 4 Lug 2007

Mercoledì 25 Luglio
Leonardo

U.N.K.L.E,

Cornelius,

Chemical Brothers,

Jatun,

Ivana Gatti e Gianni Maroccolo,

Debora Petrina,

Brad Mehldau,

Bad Plus,

Emily Bezar,

Amy Kohn.

Mercoledì 18 Luglio
DjZero

Matthew Herbert,

Panda Bear,

Avey Tare Kria Brekkan,

Von Sudenfed,

Machinefabriek,

Wellenwerkmann Nsrs,

Telefon Tel Aviv,

Laub,

Chemical Brothers,

Battles,

Fridge,

Xiu Xiu,

Headphone,

Bracken,

Thief,

Max Richter,

Victor Bermon,

The Books,

Tied And Tickled Trio.

Mercoledì 11 Luglio

Mercoledì 4 Luglio
DjZero

Binder & Krieglstein,

Oi Va Voi,

Polyphonic Spree,

Guillemots,

Maxiata,

Jeremy,

Jet Set Roger,

Mariluloren,

Guido Politi,

Edgar Cafè,

Carìon,

Cristina Babetto,

Angela Kinczly,

Endura,

Humanoira,

Telefon Tel Aviv,

Fridge,

Bill Callahan,

Laub,

Von Sudenfed,

Chemical Brothers.

Mercoledì 25 luglio

Intervista: Debora Petrina, in formato mp3 (sono circa 45 minuti e 2,6 Mega).
Debora è anche su MySpace

Sabato 28 Luglio

Interpol

Our Love To Admire, 2007; voto: 2,5 su 5.

Sono ancora i figli bastardi dei Joy Division, di cui copiano a piene mani stili e melodie. In questo, pienamente derivativi, senza provare a fare qualcosa di diverso dal già sentito. Non dico che non si ascoltano, ma, ancora una volta, preferisco gli originali.

Venerdì 27 Luglio

Jennifer Gentle

The Midnight Room, 2007; voto: 3 su 5.

Alla fine ne è rimasto solo uno. Praticamente realizzato dal solo Fasolo, il nuovo disco perde molta della psichedelia precedente a guadagna molta sghembitudine. A tratti noioso, in certi momenti è invece molto bello. Se i dischi precedenti erano all'insegna dei primi Pink Floyd, questo è un disco completamente Barrettiano, nella buona e nella cattiva sorte.

Paul Hartnoll

The Ideal Condition, 2007; voto: 2 su 5.

Sciolti gli Orbital, cominciano ad arrivare i lavori solisti. Qui abbiamo uno dei due fratelli alle prese con musiche a tratti pompose e sovrabbondanti, ed alcune voci (Robert Smith, ad esempio) che cercano di porvi rimedio. Con scarsi risultati. Il disco presenta anche risultati imbarazzanti quando cerca di aprirsi al classico, con orchestra ed archi in sovrabbondanza. Pazienza.

Giovedì 26 Luglio

Port-Royal

Afraid to dance, 2007; voto: 3 su 5.

Il post-rock italiano produce grandi cose, come questi genovesi Port-Royal, giunti al secondo disco lungo. Post-rock, ma anche elettronica e shoegaze a dare luogo ad un disco compatto, ben fatto e fuori da ogni indicazione di luogo e tempo.

Michael Cashmore

The snow abides, 2007; voto: 3 su 5.

Breve EP di questo signore, che compone alcuni brani di musica classica da camera. Sarebbero passati inosservate se non ci cantasse sopra Antony (dei Johnsons) con testi scritti da David Tibet (Current 93). Nulla di eccezionale, ma è sempre un piacere.

Jatun

Jatun, 2007; voto: 3 su 5.

Duo americano, percorre strane tha lo shoegaze e l'indie rock, con elettronica a condire il tutto. Molto strumentale, tende a trasportare l'ascoltatore nelle tracce di lunga durata e a stimolarno in quelle più brevi. Piacevole.

Mercoledì 25 Luglio

IG (Ivana Gatti Gianni Maroccolo)

Bastian Contrario, 2007; voto: 3 su 5.

Un classico: lei canta, lui suona. Dove lui è uno dei fondatori dei Litfiba e CSI, e produttore di grido. Lei invece una ottima voce. Il disco piace e le canzoni sono buone, anche se rimane una certa insoddisfazione sulle musiche, forse un po' troppo elettroniche e scarne.

Venerdì 20 Luglio

Editors

An End Has A start, 2007; voto: 2 su 5.

Gruppo derivativo nel senso più pieno del termine. Canzoni che potrebbero stare nei vecchi dischi dei Simple Minds e soprattutto di Echo and the Bunnymen. Se non avete memoria musicale, possono anche piacervi. Io continuo a preferire gli originali.

Cornelius

Sensuous, 2007; voto: 3,5 su 5.

Pur essendo del 2006, esce solo ora in Europa il nuovo disco di Cornelius. Giocosa elettronica, che sovrappone tutto, acustico, sintetico, voce e trattamenti, in una simpatica miscela che piglia in giro la sperimentazione per dare un risultato semplice ed accattivante.

Giovedì 19 Luglio

Other men

Wake Up Swimming, 2007; voto: 2 su 5.

Indie rock, a cura di una vecchia guardia (si fa per dire) di San Diego (Heavy Vegetable). Nulla di particolare da rimarcare: chitarra, basso, batteria e voce, qualche venatura pop, ma si dimenticano facile.

Mercoledì 18 Luglio

Marsmobil

une affaire de mode et de musique, 2007; voto: 2,5 su 5.

Poco più di una curiosità modaiola questo breve disco che recupera alcuni brani del disco precedente, ne aggiunge qualcuno inedito e qualcuno manipolato, e chiude il tutto in una confezione scissosa. Giusto per collezionisti, perché la musica è sempre quella.

Kammerflimmer Kollektief

Jinx, 2007; voto: 3,5 su 5.

Dopo il mezzo passo falso del disco di remix, un nuovo disco di studio, con una copertina che ricalca quella del disco precedente (Absencen). E lì siamo, con notevole commistione di rock, jazz ed elettronica, e stanti strumenti suonati. C'è anche la voce. Coinvolgente ma non di facile ascolto, un disco veramente interessante.

Martedì 17 Luglio

Jeremy Warmsley

The Art Of Fiction, 2007; voto: 2,5 su 5.

Una sorta di cantautore, che non disdega ampie strumentazioni ed anche l'elettronica. Pop folk divertente e carino, voce decente, molto giovane, insomma una promessa che potrebbe esplodere con i lavori successivi.

Fujiya & Miyagi

Transparent Things, 2007; voto: 3 su 5.

A dispetto del nome, sono un trio (pare che il terzo componente si celi dietro la &), scozzesi e non giapponesi. Disco divertente, che si ispira pesantemente al kraut rock, ma aggiornato ocn sonorità e scanzonatura moderne, con suono pulito e piacevole.

Lunedì 16 Luglio

Electrelane

No Shouts, No Calls, 2007; voto: 3 su 5.

Rock indie nella migliore accezione del termine; tra riff e melodie, tra schitarrate e voci gentili. Quartetto inglese tutto al femminile, con grazia e personalità producono un disco interessante.

Apparat

Walls, 2007; voto: 3 su 5.

Un disco allegro di elettronica gentile, con varie divagazioni tra romanticherie melancolie e stramberie, tutto molto leggiadro e divertente. Sostanzilmente conzoncine pop. Ma belline...

Venerdì 6 Luglio

Chemical Brothers

We are the night, 2007; voto: 2,5 su 5.

Imperterriti, i Chemical. continuano a fare la loro musica, miscuglio di elettronica, dance e rock, senza guardare in faccia a nessuno e senza sentire il tempo che passa. E quindi abbiamo il singolo, abbiamo i brani adatti ai remix, abbiamo il brano lungo perfetto per prolungare l'attesa. Insomma, niente di nuovo sotto il sole.

Giovedì 5 Luglio

Thief

Sunchild, 2007; voto: 3 su 5.

A non sapere che dietro questo disco ci sono un po' di componenti dei Jazzanova, non l'avresti immaginato. Sì, c'è un po' di trp-hop, ma in realtà ci sono diverse canzoni, nel senso vero della parola. Buone composizioni, buona resa, un disco di classe, a cui manca un po' di follia per essere completamente riuscito.

Tied + Tickled Trio

Aelita, 2007; voto: 3 su 5.

Meno jazz e più elettronico ambientale, il nuovo disco di questo trio (ma dovrebbero essere in cinque) dove sono raccolti un po' di tedeschi del giro Notwist. Nonostante qualche punto difficile, si ascolta con piacere.

Mercoledì 4 Luglio

Braken

We Know About The Need, 2007; voto: 3 su 5.

È il debutto solista di uno degli Hood, una band che ha attraversato nella sua lunga carriera più o meno tutti i generi conosciuti. Quindi elettronica, a sopresa non c'è hip-hop (il disco esce per Anticon), malinconia di fondo, come fosse del dubstep, ma meglio. Ascoltabile.

Martedì 3 Luglio

Battles

Mirrored, 2007; voto: 3,5 su 5.

Sarebbe post-rock, almeno a leggere i loro trascorsi (Don Caballero, Helmet ed il figlio di Anthony Braxton). Questo è il loro primo disco vero, dopo che una raccolta di EP è stata pubblicata dalla Warp. Qui aggiungono le voci, spesso come aggiunta musicale più che melodia (a volte, esagerando pure un po'), ma per il resto sono trascinante cavalcate post-rock, dove frammenti di ritmo e melodia si inseguono, si incastrano, confliggono. Bello.

Lunedì 2 Luglio

Avey Tare and Kria Brekkan

Pullhair Rubeye, 2007; voto: 1 su 5.

Lui, degli Animal collective; l'altra, anche moglie, era nei Mùm. Assieme hanno fatto un disco. Non gli piace. Lo suonano al contrario. a loro piace di più. Lo pubblicano. Ed allora, cominciamo dalla versione dritta: povera ed insulsa, tiritere acustiche e vocine fastidiose. Rovesciata, è anche peggio. Insomma, un gran bel brutto disco.

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