megaphone - Febbraio 2009

Mer 25 Feb 2009
Mer 18 Feb 2009
Mer 11 Feb 2009
Mer 4 Feb 2009

Mercoledì 25 Febbraio
Leonardo

Alaska In Winter,

Telefon Tel Aviv,

Zzz,

The Whitest Boy Alive,

Adriano Modica,

Alessandro Grazian,

Antony & The Johnsons,

Fever Ray,

Dalek,

Animal Collective,

Vessels,

It's A Musical,

Pop Ambient 2009,

Akira Kosemura,

Aus,

Gregor Samsa,

Mercury Rev.

Mercoledì 18 Febbraio
DjZero

Thievery Corporation,

Senor Coconut,

Kidda,

Diplo - Santogold,

Yann Tiersen - Jay Haze,

Elika,

Alias,

Kieran Hebden - Steve Reid,

Blevin Blectum,

Maja S.K. Ratkje,

Nico Muhly,

Dianogah,

Immune,

Parachutes,

Band In Box,

Hector Zazou And Swara,

Anne Clark,

Tujiko Noriko,

Nina Kinert,

Lotte Kestner,

Takahiro Kido,

Lars Horntveth.

Mercoledì 11 Febbraio
Leonardo

Zzz,

Lulu Rouge,

Populous With Short Stories,

Alaska In Winter,

Franz Ferdinand,

Morrissey,

The Sea And Cake,

Whitest Boy Alive,

Alessandro Grazian,

Antony And The Johnsons,

Tenniscoats And Secai,

Gregor Samsa,

Au Revoir Borealis,

Telefon Tel Aviv,

Port-Royal,

Aus,

Plaid,

Haruka Nakamura,

Akira Kosemura.

Mercoledì 4 Febbraio
DjZero

Anne Clark,

Raiders Of The Lost Arp,

Alias,

Squarepusher,

Mr Scruff,

Thievery Corporation,

Populous With Short Stories,

Nina Kinert,

Susanna,

Tujiko Noriko,

Stereolab,

Oppenheimer,

Piano Magic,

Marianne Faithfull,

Antony And The Johnsons,

Nico Muhly,

Takahiro Kido,

Port-Royal - Absent Without Leave,

The Remote Viewer,

Black Tape For A Blue Girl.

Mercoledì 25 Febbraio

One Little Plane

Until, 2008; voto: 7 su 10.

Cosa distingue questo disco di folk al femminile dalla marea di dischi simili che ultimamente ingolfano il lettore? La produzione di Four Tet, forse, ma anche una vena più pop, e qualche elettronica in più. Insomma, un disco non troppo originale, ma con qualcosa in più.

Lunedì 23 Febbraio

Nightmares On Wax

Thought So..., 2008; voto: 6 su 10.

Nome storico della storica scena downtempo, qui rifà il verso a se stesso. I brani, i suoni, le voci, tutto rimanda a quella felice stagione, come se il tempo non fosse passato. Nostalgia canaglia, ma poco altro.

Venerdì 20 Febbraio

Murcof

The Versailles Sessions, 2008; voto: 7 su 10.

Fuori dalla sequenza M-U-R-C-O-F, questo disco presenta l'elaborazione di Murcof di materiale barocco, opera su commissione per una installazione a Versailles. L'effetto è straniante, a momenti molto suggestivo, altri un po' noioso. La commistione di musica barocca con impianto sonoro elettronico appare bizzarra, ma spesso funziona.

Giovedì 19 Febbraio

Moltheni

I segreti del corallo, 2008; voto: 8 su 10.

Cantautore, mai banale, testi poetici, musica interessante, gli ingredienti ci sono tutti per un artista di culto. Purtroppo rimane tale, nonostante dischi molto belli. Come questo, il suo quinto.

Mercoledì 18 Febbraio

Marconi Union

A Lost Connection, 2008; voto: 6 su 10.

Duo elettronico tra ambient e post-rock. Terzo album, solo strumentale, elettronico organico e melodico e synth ecctera. Insomma, un po' troppo poco originale.

Lunedì 16 Febbraio

Lulu Rouge

Bless You, 2008; voto: 7 su 10.

Elettronica tenebrosa di un duo danese (con supporto vocale di vari personaggi), con suggestioni Massive Attack e Portishead, ma cupe (vedasi la ninna nanna da insonnia cantata in italiano), e fondamentalmente techno minimale. Disco oscuro, ma interessante.

Sabato 14 Febbraio

Lotte Kestner

China Mountain, 2008; voto: 6 su 10.

Lei è la cantante dei Trespasser Williams, gruppo post-rock-shoegaze. Qui fa da sola voce e strumenti acustici, nel pieno filone del cantautorato femminile. Disco semplice, basato sulla voce e sulle canzoni, il cui unico difetto è di non riuscire ad emergere dal genere.

Lars Horntveth

Kaleidoscopic, 2008; voto: 6 su 10.

Disco breve ma di una traccia solo (quasi 37 minuti), in cui il membro dei Jaga Jazzist divaga tra classicismo (c'è una orchestra al completo), jazz e ambient. Forse merita più ascolti per essere apprezzato appieno.

Venerdì 13 Febbraio

Kieran Hebden & Steve Reid

NYC, 2008; voto: 7 su 10.

Direi che sono fatti l'uno per l'altro. Reid, percussionista jazz molto istintivo e tutt'altro che metronomico. Hebden, elettronico tuttofare, slegato dal dover fare i ritmi, riesce ad aggiungere suoni come sa fare. Disco non facile, ma una volta entrati nel gorgo, si rimane ad ascoltare rapiti.

Giovedì 12 Febbraio

Kidda

Going Up, 2008; voto: 5 su 10.

Tra hip hop e breakbeat, questo tizio da Brighton assomiglia un po' a Fatboy Slim, ma non riesce a raggiungerne il coinvolgimento. Fuori tempo massimo.

Mercoledì 11 Febbraio

Immune

Not until Morning, 2008; voto: 7 su 10.

Gruppo francese (anche su Meganet qualche anno fa) dedito ad un post-rock sognante, lento e liquido, soffuso e tranquillo. Nel disco di remix (liberamente scaricabile dal sito), il suono si movimenta un po', riuscendo perfino più gradito.

Martedì 10 Febbraio

Hector Zazou & Swara

In The House Of Mirrors, 2008; voto: 5 su 10.

L'ultimo (in ogni senso) disco di Zazou è ancora una volta una collaborazione. Con musicisti indiani, principalmente (ma c'è anche Petter Molvaer); purtroppo, mi pare che il risultato sia un appiattimento sul modello indiano, con brani lunghi e malinconici e sostanzialmente virtuosi. Il che va bene se sono originali, ma da una collaborazione ci si aspettava qualche imbastardimento in più.

Lunedì 9 Febbraio

Eugene McGuinness

Eugene McGuinness, 2008; voto: 6 su 10.

Pop-rock abbastanza leggero, inglese, a momenti ricorda Morrissey, un breve disco frizzante che si ascolta veloce e senza noia alcuna.

Venerdì 6 Febbraio

Parachutes / Band in Box

Split 10", 2008; voto: 7 su 10.

Un dieci pollici diviso tra due gruppi. I primi sono islandesi, prodotti da uno dei Sigur Ros, gli archi sono delle Amiina, e sembrano i Sigur Ros, ma meno epici. I secondi sono svedesi, c'è una che canta, e la musica è delicata. Aspettiamo qualcosa di più.

Elika

Trying Got Us Nowhere, 2008; voto: 6 su 10.

Duo di New York che mescola elettronica rumorosa (non troppo, un po' shoegaze, mi vien da dire) con melodie pop. Il disco è breve, pulitino e divertente, ma non colpisce tanto l'ascolto, forse perché sembrano i Garbage, ma meno accattivanti.

Giovedì 5 Febbraio

Diplo - Santogold

Top Ranking, 2008; voto: 7 su 10.

Un mix-tape di Diplo dove la maggior parte del materiale è di Santogold. alla simpatia della seconda si innestano i ritmi reggae hip hop del primo, con mix, remix e tracce nuove che assieme producono settanta minuti di diveritmento.

Mercoledì 4 Febbraio

Dianogah

qhnnnl, 2008; voto: 6 su 10.

Trio di Chicago che fa post-rock. Insomma, pieno genere. Con qualche sbandamento pop (ci sono canzoni cantate). Detto che a produrre c'è uno dei Tortoise, abbiamo chiuso la recensione.

Martedì 3 Febbraio

Antony & the Johnsons

The crying light, 2009; voto: 7 su 10.

Il nuovo disco di Antony è uguale ai precedenti, limite e pregio assieme. Pregio perché l'intensità delle canzoni e della voce è rimasta intatta. Limite perché queste cose sono già state ascoltate, e nulla c'è di nuovo.

Lunedì 2 Febbraio

Blevin Blectum

Gular Flutter, 2008; voto: 8 su 10.

Disco di elettronica seria. Nel senso che è spiazzante, non facile, magari non sperimentale, ma con nessun appoggio ai canoni correnti. Ritmi sghembi, suoni strambi, influenze poco considerate (un po' di oscurità dubstep, un po' di techo minimale), direi che fa genere a sé.

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