megaphone - Novembre 2005

Mer 30 Nov 2005
Mer 23 Nov 2005
Mer 16 Nov 2005
Mer 9 Nov 2005
Mer 2 Nov 2005

Mercoledì 30 Novembre

Megaphone non è andato in onda

Mercoledì 23 Novembre
Leonardo

Who Made Who,

Arab Strap,

Wolf Parade,

Rinôçérôse,

Xiu Xiu + Larsen,

Below the Sea,

Alessandro Grazian,

Baustelle,

La Crus,

Tellaro,

Kate Bush,

Meganet: presenta Yoko, da Monokom,

Avia Gardner,

Chungking,

The Dools,

Maxence Cyrin,

Midaircondo,

Tys Tys,

Magnetophone,

Jahcoozi,

Au Revoir Simone.

Mercoledì 16 Novembre
Luca

Zu,

Bellini,

Sleater-Kinney,

Vitalic,

Tying Tiffany,

Soulwax,

Mylo,

Lamb,

Bows,

M.A.R.R.S,

Sintica,

Engineers,

Alibìa,

Sigur Ros,

Meganet: presenta Elanbase, da Monokom,

Blonde Redhead and David Sylvian,

Nine Horses,

In My Room,

Cocorosie,

Antony and the Johnson.

Mercoledì 9 Novembre
Leonardo

Marco Parente,

Intervista: Marco Parente,

Meganet: presenta Last Record, con Videodrome, Ibrido Perenne e Post (contatti: decay999 @ tiscali . it),

Northpole,

Perturbazione,

Baustelle,

Offlaga Disco Pax,

La Crus.

Mercoledì 2 Novembre
Luca

Totonho E Os Cabra,

Rappin'hoop,

Natacha Atlas,

Tantra,

Intervista: Amari,

Konsentia,

Mamasan,

Fluydo,

Kristen Grove,

Maritime,

Arab Strap,

Meganet: laverna.net,

Dream Brothers,

marquez.

Venerdì 5 Novembre

Intervista: Marco Parente, in formato mp3 (sono circa 38 minuti e 4.4 Mega).

Marco Parente

Centro Stabile Cultura, S.Vito di Leguzzano

Nonostante un'acustica infame (soprattutto per la voce), un concerto molto simpatico. Marco Parente regge benissimo il palco con qualche minima trovata scenica che interessa e diverte, con un gruppo di musicisti (pardon, amici; almeno un paio di Mariposa agli strumenti) strambi quanto basta (il batterista scalzo). Ciò che è importante sono le sue canzoni, disastrate nella resa dei testi, che pur nella loro varietà danno luogo ad un concerto molto compatto.

Mercoledì 2 Novembre

Intervista: Amari, in formato mp3 (sono circa 27 minuti e 3.2 Mega).

Mercoledì 30 Novembre

Magnetophone

the Man who Ate the Man, 2005; voto: 3 su 5.

I Guess Sometimes I Need to Be Reminded of How Much You Love Me, 2000; voto: 3 su 5.

Strana evoluzione di questo duo; nel primo album musica molto elettronica e sostanzialmente strumentale, tra il blipposo ed il corrierismo cosmico. Nel secondo, un disco molto più in stile dell'etichetta (ah, è la 4AD), con canzoni sempre a base di elettronica ma con voci anche delicate ed allegre (le Breeders!!!) ad impreziosire.

Martedì 29 Novembre

La Crus

Inifinite Possibilità, 2005; voto: 3 su 5.

Un disco, dieci video, un racconto, il nuovo progetto dei La Crus. Non ci sono grosse novità, le canzoni son sempre belline e piacevoli, c'è un po' meno elettronica del solito. Un disco piacevole che non sposta di un millimetro il loro percorso artistico. Speriamo che la multimedialità non serva a mascherare la fine del percorso musicale.

Lunedì 28 Novembre

Kate Bush

Aerial, 2005; voto: 2 su 5.

Un disco doppio (senza necessità) per il ritorno di una delle voci più interessanti del pop. Un fiasco: a parte un paio di canzoni francamente imbarazzanti, il resto è una scimmiottatura di vecchie cose sue e di altro pop.

Jahcoozi

Pure Breed Mongrel, 2005; voto: 3 su 5.

Divertente trio multietnico (cantente da Londa con origini Sri Lanka, un isrealiano ed un berlinese, e tutto esce per la Kitty-Yo); partono dello hip-hop, inseriscono elettronica e reggae, il tutto mescolato con molto pop, ma anche molto altro, un po' di tutto, tocchi etnici, insomma, un grande cross-over. Adatto per ascolti senza troppe pretese.

Venerdì 25 Novembre

Below the Sea

Blame it on the past, 2005; voto: 3 su 5.

Ancora canadesi, ancora strumentali, ancora post-rock. Dignitosamente, l'ambient strumentale è decisamente più vispo e variato, molti strumenti, un gruppo che suona. Malinconico e riflessivo, calmo e pensoso.

Giovedì 24 Novembre

Avia Gardner

More Than Tongue Can Tell, 2005; voto: 3 su 5.

Sono in due, Jenna Robertson e Mitchell Akiyama, e a prima vista sono un classico duo da tappeto elettrico e voce femminile, che tanto ha dato alla musica (ormai, anche troppo spesso). Qui la situazione è abbastanza buona, con buone canzoni (poche, cinque in tutto) e due remix. Un discreto disco, vediamo come la storia prosegue.

Mercoledì 23 Novembre

Vacabou

Vacabou, 2005; voto: 3 su 5.

Sono spagnoli, e fanno del piacevole trip-hop, con qualche accenno di pop e qualcuno di sperimentalismo. Nulla di particolare, ma si ascoltano con piacere.

Martedì 22 Novembre

George

A Week of Kindness, 2005; voto: 2 su 5.

A dispetto del nome, sono in due e vengono da Manchester. E fanno del perfetto folk inglese, leggero e fresco, che scivola via come una bibita in una calda estate.

Lunedì 21 Novembre

Enya

Amarantine, 2005; voto: 2 su 5.

Francamente, la signora poteva risparmiarsi questo disco. Nulla di nuovo, nulla di diverso. Prodotto per rimpolpare il fondo pensione.

Domenica 20 Novembre

Chungking

The Hungry Years, 2005; voto: 1 su 5.

Poppettino leggero e fresco, che scivola via come una bibita in una calda estate. Vorrebbero essere un po' trip-hop, ma non ci riescono neanche lontanamente.

Au Revoir Simone

Verses of comfort, assurance and salvation, 2005; voto: 1 su 5.

Poppettino leggero e fresco, che scivola via come una bibita in una calda estate. Vorrebbero essere come Stereolab, Lali Puna e compagnia, ma non ci riescono neanche lontanamente.

Sabato 19 Novembre

Alessandro Grazian

Caduto, 2005; voto: 4 su 5.

Mi ricorda molto De André, questo giovane cantautore padovano, che esce con questo disco per l'etichetta dei Mariposa (ed uno di loro è massicciamente presente nel disco). Un cantato non banale, musiche decisamente interessanti, con la chitarra sempre presente, ed arrangiamenti molto curati e piacevoli. Una bella scoperta.

Manual

azure vista, 2005; voto: 3 su 5.

Dopo un po' di dischi in collaborazione, un disco solista per questo danese. Che deve essere innamorato (ma la parola non rende l'idea) dei suoni 4AD ed in particolare dei Cocteau Twins. Proprio come loro (ma senza la voce della Fraser) suona l'intero disco: se da una parte è piacevole trovare vecchi e confortevoli suoni, dall'altra un po' più di idee nuove non farebbero male.

Venerdì 18 Novembre

Mouse on mars

Live 2004, 2005; voto: 2 su 5.

Disco inutile. Non aggiunge nulla ai dischi di studio, e la stile anche divertente dello spettacolo dal vivo, messo su disco, non rende.

Frog Pocket

Gonglot, 2005; voto: 3 su 5.

Disco di elettronica molto blipposa (in pieno stile Planet Mu, insomma), che si distingue per il contrasto tra il primo piano molto ritmato con suoni e rumori impossibili ed il sottofondo molto ma moolto calmo, orchestrale. A momenti la cosa riesce, altre volte sembrano due pezzi diversi messi assieme.

Giovedì 17 Novembre

Brian McBride

When the detail lost its freedom, 2005; voto: 3 su 5.

Brian è uno dei membri degli Stars of the Lid; qui se ne esce con un disco molto ambientale, molto archeggiato, che in genere mi annoiano un po'. Stavolta però, per qualche motivi probabilmente non musicale, sarà stato il giorno, sarà stato il momento, mi è piaciuto, calmato e rilassato. Lo riascolto in altri momenti e vi saprò dire.

Martedì 15 Novembre

Picastro

Metal Cares, 2005; voto: 3 su 5.

L'ennesimo gruppo canadese, con un disco dove si trovano brani a metà strada tra le cavalcate post-rock e le ballate folk con voce femminile. Non è tutto sommato male, anche se mi sembra un po' indeciso sulla strada da percorrere.

Lunedì 14 Novembre

Arab Strap

The Last Romance, 2005; voto: 2 su 5.

Dopo un paio di avventure soliste, tornano gli Arab Strap, un po' più allegri del solito, sulla falsariga del loro ultimo disco. Continuano quindi quelle ballatine folk tristi e malinconiche, un compitino ben svolto, disco onesto, ma insomma, nulla di speciale.

Venerdì 11 Novembre

Capitol K

Nomad Junk, 2005; voto: 3 su 5.

Elettronica giocosa, molto pop e a tratti stralunata, come non se ne sentiva da tempo. C'è di tutto, inteso come suoni e parole, all'interno di questo disco, assemblato assieme senza risentire troppo della multiforme ispirazione e derivazione delle fonti sonore. Nulla di eccezionale, ma piacevole e divertente all'ascolto.

Giovedì 10 Novembre

Yellow6

Melt Inside, 2005; voto: 3 su 5.

Musica rarefatta, canzoni tranquille, di questo signore che scopro essere in giro da parecchio; chitarre, ma non solo, abbastanza elettronica, col grave difetto di non incidere troppo all'ascolto. Ovvero, si ascolta, e si dimentica subito dopo.

Mercoledì 9 Novembre

Tellaro

Setback on the right track, 2005; voto: 3 su 5.

Italiani, ma cantono in inglese e sono pubblicati da una etichetta tedesca. E fanno del gradevole glitch-pop, a volte vicini ai Postal Service, a volte più vicini ai gruppi tedeschi tipo Tarwater. Non male.

Lunedì 7 Novembre

Paula Frazer

Leave the sad things behind, 2005; voto: 2 su 5.

Cantautrice americana, un po' country, un po' folk, comunque abbastanza triste, anche se il titolo sembra dire il contrario. Disco dignitoso, ma il mercato è inflazionato.

Mercoledì 2 Novembre

Mo' Horizons

Some More Horizons, 2005; voto: 1 su 5.

Non li hai amati (sopportati), ed anche questa volta non mi sorprendono. Una compilation, con loro brani, loro remix di brani più famosi, l'ennesima versione di Pe Na Estrada. Soporiferi.

Giovedì 24 Novembre

John Kennedy Toole

La Bibbia al Neon

Marcos y Marcos, 2004

Di primo acchito, è la solita (e trita) storia della formazione di un bambino - ragazzo - uomo. L'ambientazione sono gli Stati Uniti attorno alla seconda guerra mondiale, e ci sono i soliti problemi: povertà, religione, amore e morte. Tutto già visto e sentito altri milioni di volte. Però qui c'è un po' di grazia ed ingenuità (e cattiveria strisciante) in più.

Venerdì 18 Ottobre

Massimo Carlotto - Marco Videtta

Nordest

Edizioni e/o

Nutro un rispetto estremo per Massimo Carlotto e la sua scrittura; anche qui, quando la trama è decisamente debole ed i colpi di scena ed i colpevoli sono abbastanza prevedibili. Ma, come al solito, il pregio dei romanzi di Carlotta sta nella raffigurazione dell'ambiente, delle persone e dei caratteri. Qui talmente verosimili ed attuali da fare paura.

Mercoledì 16 Ottobre

Michel Faber

Sotto la pelle

Einaudi, Stile Libero Big, 2004

L'autore di "Il petalo cremisi e il bianco", pregevole romanzo d'impianto ottocentesco con sensibilità moderna, torna (in realtà è il suo primo romanzo) e sorprende. C'è ancora un personaggio femminile forte e tormentato, in cerca di riscatto e fuga, ma siamo ai tempi moderni, e la cosa piglia subito un aspetto fantastico. A metà strada tra un classico della fantascienza ed un romanzo tragico, si perde un po' per strada.

Martedì 1 Novembre

a cura di Giancarlo De Cataldo

Crimini

Einaudi, Stile Libero Big, 2005

Einaudi celebra il noir italiano con questa libro che raccoglie racconti dei "migliori" scrittori italiani del genere. Operazione condotta dal magistrato-scrittore De Cataldo (autore del grandissimo Romanzo Criminale), con presenza di Ammaniti, Camilleri, Lucarelli, Fois, eccetera. Come suddede di solito, alti (Carlotto) e bassi (la maggior parte, tra cui un deludente Dazieri). Infine, rattrista la presenza dell'inutile e nocivo Faletti.

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